Gentile Dottore, sono il papà di Anna, una bambina nata prematura alla 34a settimana con nascita bigemina.
Attualmente la bambina è ricoverata in terapia intermedia, poiché da qualche giorno non assume più il latte con il biberon ed è costretta ad una nutrizione per sondino. In precedenza nei primissimi giorni di vita ciucciava con una certa foga.
Mi è stato detto che le condizioni generali della bambina sono buone, ma che non riesce ancora a poppare dalla tettarella del biberon, quasi come un assenza di stimolo della suzione.
Tengo a precisare che prima del ricovero, la bambina ha avuto un forte rigurgito durante una poppata, tale da andare in apnea per qualche secondo.
Solo per mezzo di una manovra di emergenza è poi riuscita a riprendere fiato.
Da quel momento ha ciucciato sempre meno fino al ricovero, avvenuto nelle 36 ore successive per eccessiva perdita ponderale. Le chiedo quale sia il suo parere, e se sia plausibile un danno neurologico dovuto a questa o ad altra causa.
Grazie.

Domanda difficile.
Comprendo tutta la tensione e tutta l’ansia che state vivendo. Una piccola nata prematura è sempre una prova molto molto dura.
L’allontanamento dalla mamma subito dopo la nascita, pur necessario, è una cosa innaturale che scava nel cuore e lascia spazio ai fantasmi più angoscianti!
So che è così.
Una domanda ad un dottore lontano, dopo tutte quelle fatte ai dottori vicini e ai vari dott. google, conferma che non c’è una risposta davvero in grado di soddisfare quella domanda.
La vera risposta la darà questa piccina appena sarà possibile stringerla tra le braccia!
Mi auguro succeda davvero presto!
Detto questo faccio la mia parte e dico che non credo alla probabilità di un danno neurologico per qualche secondo di apnea.
Una bambina prematura però è particolarmente delicata per mille motivi e purtroppo con una tastiera non posso darle le rassicurazioni di cui ha bisogno.
Preferisco dunque dirle che i bambini piccoli hanno delle capacità di recupero straordinarie. E allora piuttosto che indagare le possibilità peggiori, “è plausibile un danno cerebrale…”, è molto meglio sottolineare quelle migliori “Mi è stato detto che le condizioni generali sono buone”!
Io stesso ho visto casi in partenza disperati che sono finiti bene!
Seguo un bambino nato estremamente prematuro. Pesava 750 gr. alla nascita! Gemello, con grave asfissia perinatale, sepsi e anche una emorragia cerebrale. Avevano detto alla mamma che non ci sarebbero state speranze. Oggi è un vivacissimo bambino del tutto normale, che va bene a scuola ed è anche molto simpatico!
Le racconto anche il caso di un’altra piccola neonata. Aveva una importante microcefalia, era brutta, di basso peso… Si sospettava una malattia genetica. La mamma era una mia ex bambina ed era venuta al mio studio praticamente solo per piangere. Non avevo molto da dirle, le cose erano evidenti.
Quella piccina aveva gli occhi azzurri e allora ho solo detto alla mamma di guardare quegli occhi e basta! Di coccolarla, di accarezzarla, di concentrarsi sulla bellezza dell’attimo presente riempito dalla sua tenerezza. Le ho detto di lasciare i brutti pensieri ai dottori (che giustamente hanno fatto tutte le indagini del caso) e non lasciarsi turbare da fantasmi che avrebbero solo potuto rovinare il suo presente.
Quella bambina oggi è diventata bellissima! Non ha nessuna malattia genetica. E’ una bella biondina con gli occhi azzurri! La testina ha iniziato a crescere ed è rientrata nei parametri normali! Oggi scherzo con la mamma quando ricordo quanto era brutta alla nascita e quanto è bella oggi!
Le ho raccontato queste esperienze per dirle di lasciare i brutti pensieri a chi è pagato per averli. I dottori.
A voi genitori il compito di accogliere e godere la tenerezza di questa bimba che ha bisogno del caldo morbido dolce abbraccio della sua mamma!
Il futuro…? Non esiste. E’ solo il lavoro del nostro cervello che si sforza di dargli una forma.
A lei papà un compito particolarmente difficile ma importantissimo: quello di sostenere la mamma!!
Il dramma che lei sta vivendo, strappata dalla sua bambina, è devastante.
Il vuoto, il buio di un futuro oscuro, il sentirsi responsabile, lo sconforto… devono essere cacciati al più presto perchè “ci serve” una bella mamma con un volto felice e sereno!
Lei ora per la mamma è il sostegno più importante. E’ difficile, ma cerchi di nascondere le sue paure per non farle decuplicare nella mamma che in questo momento ha una maggiore vulnerabilità emotiva.
Le faccia sentire che è stata bravissima, che lei c’è e ci sarà sempre, che crede che tutto andrà bene e quanto prima insieme uscirete da questo limbo pieno di incubi.
La accarezzi, le mandi messaggini, le porti i fiorellini… insomma sia presente!
E le sue paure… Ok, scriva ad un pediatra anche lontano, ma non si lasci sopraffare!
Coraggio!
Non ho nessun elemento di valutazione, ma mi piace credere che tutto andrà bene e che presto finalmente potrete abbracciarla insieme!
T.M.
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Caro Dottore,
Proprio oggi la mia piccola è stata dimessa in buone condizioni generali. Ha ripreso gli stimoli della suzione e della deglutizione, se pure lentamente. Ho letto con attenzione le sue parole e voglio ringraziarla, a nome anche di mia moglie, per i consigli preziosi e l’umanità dimostrata nel rispondere ad un quesito difficile come il mio. Le paure restano latenti e i fantasmi si nutrono di questo. Ma un genitore combatte. E deve vincere. La saluto con tanta stima. E grazie ancora.
Un bacio particolare a questa piccola anche da parte mia! Benvenuta!