Gentile Dottoressa,
Le mando i miei migliori auguri per le feste appena trascorse e per inizio Anno.
Ho un dubbio sull’alimentazione di mio figlio, tra pochi giorni avrà 12 mesi, e nonostante abbia già tanti denti, non vuole nulla che non sia la sua pappa abituale frullata se non fosse per l’aggiunta di pastina.
La sua dieta si compone di brodo vegetale, pastina o altre farine, verdure frullate a pezzettoni grossi e carne/pesce/prosciutto frullato o formaggino che però gradisce di meno.
A pranzo al nido più o meno mangia queste cose se non per le loro variazioni con minestra di legumi. Ho tentato senza successo a proporgli una pastina più grande (quella per intenderci da 10 mesi), con un sughetto di pomodoro, ma non la mangia, assaggia i primi 2 cucchiai e poi la sputa, oppure ho tentato una ricetta alternativa come la purea di piselli e il tacchino a pezzettini ma rifiuta anche questa soluzione.
Mi chiedevo, a che età inizierà a mangiare quasi come noi adulti? Di solido mangia il pane o la pizza, i biscotti dell’infanzia e a volte la frutta come la pera, ma per assurdo non la banana schiacciata. Prende a pranzo la frutta in vasetto e a merenda lo yogurt o frutta frullata. La pediatra mi dice di aspettare, ma non capisco la sua riluttanza verso nuovi cibi visto che i suoi se li mangia tutti.
Alla sua età pesa 9,800 Kg e in 2 mesi ha preso 500 grammi (ma ha avuto episodi di diarrea e vomito e vari malanni), ed è alto 75 cm.
La nostra pediatra ci ha rassicurato sulla crescita ma volevo avere da Lei comunque un parere, anche perchè i nonni mi rimproverano di averlo fatto abituare a delle pappe liquide e pertanto addossano a me il suo rifiuto per altri cibi.
Che posso fare, posso continuare a proporgli ricette nuove o devo aspettare per un cambio di abitudini?
Grazie di cuore.
S.
Cara Serena,
i bambini, non solo hanno i loro gusti, ma anche i loro tempi per maturare le complesse funzioni della masticazione.
Anche se azzannano pane e pizza con piacere, non per questo si deve pensare che abbiano acquisito completamente tutta la complessa sequenza di movimenti di cui si compone la masticazione. A questo aggiungi che sono sostanzialmente abitudinari e vivono il cibo come le favole: più le conoscono e vengono loro ripetute tutte le sere, più le amano e vi si affezionano.
In questo modo esercitano la memoria che permette loro di "anticipare" il piacere che proveranno quando, dopo averla prima vista nel piatto e poi sentito il suo odore con il naso, assaporeranno la pappa finalmente in bocca. I soliti cibi sono rassicuranti, almeno finché non vengono a noia, mentre cibi diversi sono disorientanti e i bimbi, spesso, sono diffidenti.
Non sapendo a che sapore corrisponde un certo odore o un certo aspetto della pietanza, temono una delusione o quantomeno non possono anticipare mentalmente il sapore, funzione che precede il gradimento dell’alimento.
Poi, essendo la masticazione, appunto, una funzione complessa che richiede maggior impegno e fatica della semplice deglutizione alla quale sono ormai abituati, spesso, per pigrizia e per scarsa voglia di crescere, richiedono sempre gli stessi piatti di quando erano più piccolini. Vanno accontentati e, per invogliarli ai nuovi sapori e alle nuove consistenze, va permesso loro di mangiare assieme agli adulti assaggiando ogni volta qualcosa, ma non una vera porzione, un assaggino dal piatto di mamma o di papà, sempre e solo, però, quando il bambino dimostra curiosità. Nel frattempo pizza, pane, biscottini secchi ecc., possono servire da supporto a un pezzettino di prosciutto o di formaggio diverso o a un cucchiaino di sugo o di ragù.
Lascia tempo al tempo e vedrai che se non forzerai i tempi e soprattutto se avrà già messo i molari che servono per triturare, nel giro di pochi mesi sarà pronto per assaggiare tutto.
La crescita del tuo bimbo è buona e la fretta dei nonni di vederlo comportarsi come un bimbo più grande è eccessiva.
Goditi quindi il suo sano appetito quando gli proponi i cibi che ama e che conosce e non pensare a nient’altro: quando sarà giunto il momento sarà lui a farti capire di voler cambiare.
Un caro saluto e anche a te un buon 2008 in serenità.
Daniela
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