Aggressività in bimba di 17 mesi

Buongiorno dottoressa,

leggo con molto interesse le sue risposte, che trovo sempre molto equilibrate e convincenti.
Sono la mamma di una bimba di 17 mesi quasi sempre allegra e affettuosa. "Quasi" sempre perché negli ultimi tempi (diciamo da una decina di giorni a questa parte, in cui sono stata a casa per malattia) ho notato degli atteggiamenti a volte un po’ aggressivi, ma solo nei miei confronti. Lavoro molte ore fuori casa e la bimba è accudita dai  nonni (dai 6 mesi. a settembre conto di iscriverla al nido) e con loro di solito non manifesta alcun tipo di aggressività. Quando invece ci sono io diventa una bimba molto "più vivace" del solito oltre al fatto che non si vuole staccare da me per nessun motivo.

Ho interpretato certi atteggiamenti come risposta alla mancanza della mia costante presenza e se la sgrido perché ha combinato qualcosa si offende moltissimo (cosa che NON FA né se la riprendono i nonni né se la riprende il papà) reagendo buttando tutto in terra o strappandomi via gli occhiali. Mi viene allora il dubbio che sia io ad avere un atteggiamento sbagliato nei suoi confronti… forse passo troppo poco tempo con lei, oppure non sono abbastanza affettuosa. Mi aiuti a capire come affrontare al meglio questo delicato momento e come possiamo aiutarci a stare meglio.
La rignrazio anticipatamente!
Laura

Le lunghe ore di lontananza – lunghe per come credo le viva la bimba, s’intende – molto probabilmente, come hai già ben intuito, influiscono sul suo comportamento e, al tuo arrivo, la piccola sfoga su di te la frustrazione della forzata lontananza che forse vive come una sorta di tradimento che intende farti ripagare, tradimento per essere stata parzialmente esclusa dalla tua vita e nello stesso tempo, con la sua aggressività, desidera attirare l’attenzione su di sé anche se in senso negativo. Considera che nei primissimi tempi, la mamma è l’oggetto d’amore primario per il bambino e in più, quando giunge il momento di crescere e trovare faticosamente la propria individualità, dì sentirsi, cioè, un essere separato dalla madre e non più in totale simbiosi con lei, il bambino sviluppa transitoriamente un atteggiamento ambivalente di amore-odio, come se fosse necessario per lui – in questo caso per lei – distruggere questo oggetto d’amore per poter crescere.

Questa fase inizia prima dei 17 mesi, si sa, ma i due motivi si possono sommare a giustificazione dell’attuale atteggiamento della piccola. Il mio consiglio è di avere molta pazienza, di farla inizialmente sfogare – quantomeno fintanto che non assume atteggiamenti esageratamente aggressivi o lesivi – in modo che possa placare parte della sua aggressività, magari anche trasformando questi atteggiamenti in gioco, poi, quando si sarà calmata, potrai di nuovo essere affettuosa e coccolarla come desidera. Non devi sgridarla ma al massimo saper contenere la sua rabbia. Se la mattina esci di casa quando la bimba è già sveglia, cioè se ti vede uscire, inizia a parlare con lei facendo assieme a lei dei progetti su cosa farete assieme al tuo ritorno, lasciale un oggetto transizionale, anche una cosa che ti appartiene e con pazienza accompagnala in questa fase delicata durante la quale deve imparare a formare dentro di sé l’immagine materna in modo che ti possa sentire vicina anche quando non ci sei e, dal momento che avrà elaborato la tua immagine mentale, acquisti più fiducia sia in sé stessa che in te, impari a vivere serenamente anche senza la tua presenza, ad avere fiducia nel tuo ritorno a breve e impari a costruire con te una relazione più matura rispetto a quello che è stata fino ad ora.

Salutala sempre prima di uscire di casa, sempre che non stia ancora dormendo e anche tu cerca di scrollarti di dosso gli inevitabili sensi di colpa che ogni madre sviluppa quando deve tornare al lavoro perché le antenne dei loro figli sono lunghe e sensibilissime e il ricatto psicologico è sempre in agguato.

Vedrai che dopo il secondo anno tutto migliorerà, ma anche prima.

Un caro saluto, Daniela

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