Rito della nanna snervante

 

Ciao Chiaretta,

mia figlia ha poco più di tre anni, dorme da sola nel suo lettino generalmente tutta la notte. Fin qui tutto bene.

Per andare a letto e per addormentarsi ci mette tantissimo.

Denti, pipì, poi a letto, qui le leggo una storia che lei sceglie, si spegne la luce e poi ci dobbiamo sdraiare entrambe nel lettino o nel lettone (in questo caso sa ed accetta che poi verrà portata nel suo lettino), è indifferente, l’importante è che io sia sdraiata e non poggiata.

A questo punto inizia a girarsi e rigirarsi, a sussurrare parole, a muovere le mani, i piedi. Passiamo tantissimo tempo così. Sono sicura che la situazione è peggiorata dal crescere del mio nervosismo e dalle mie "sgridate", ma mi sembra di essere presa in giro.

Hai dei consigli da darmi?

Grazie.

 

 

 

Gentile mamma, probabilmente sua figlia vive questo momento come privilegiato ed unico, un momento in cui, unico nel giorno, può stare con la mamma in letto, accanto a lei, da sole. Se ci pensiamo bene è un po’ voler ricreare la condizione uterina, ed è ovvio che ad un figlio piaccia e conforti una regressione tanto rassicurante prima del distacco notturno, lungo e poco controllabile.

Mantenendo le caratteristiche della relazione, di prossimità, vicinanza, contatto fisico, rapporto esclusivo, provi a proporre alla sua bambina un attività che gradisca anche lei come mamma e come adulta, cercando pian piano di giungere ad un compromesso. Una lettura di fiabe nel lettone, prenderla in braccio ma senza consentirle di farle il solletico, un massaggio delicato alla schiena della piccola, l’ascolto di una canzone restando accanto ma ferme.

Pian piano potrà togliere le caratteristiche per lei disturbanti mantenendo un rito che risponda al bisogno di sua figlia.

Cordialmente, Chiara Rizzello

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