Disinteresse per la scuola a 7 anni

Gentile Dott.sa,

sono mamma di una bambina di 7 anni, Matilde, che frequenta la seconda elementare. Nonostante Matilde abbia fin da piccola dimostrato di essere una bambina molto intelligente e intuitiva, la scuola non le è mai piaciuta, neppure la materna. A lei piace imparare e apprende con grande facilità ma solo quello che desidera e quando ritiene sia meglio farlo. Ha imparato a scrivere da sola, conosceva l’alfabeto prima dei tre anni, anche in inglese, come pure i numeri. Da qualche anno "studia" la geografia dal mappamondo elettronico e fortunatamente ha imparato velocemente a leggere, così le fiabe può leggersele da sola.

Il primo anno scolastico l’ha superato con profitto e senza fatica, con molte giornate noiose per la lentezza con cui venivano svolte le lezioni e anche perché a volte gli argomenti trattati li conosceva già. Nonostante ciò ha partecipato con un buon interesse e un ottimo rendimento. Quest’anno qualcosa è cambiato. Da subito ha dimostrato disenteresse per il mondo scolastico al punto da prestare poca attenzione in classe, disturbare molto (è una chiaccherona) e anche nello svolgimento dei compiti (pochi e davvero banali per ora) non si applica per niente. A differenza dello scorso anno sto notando meno precisione e ordine sui quaderni e molti errori di distrazione. Anche il suo atteggiamento con noi genitori è peggiorato, risponde male, ride quando la sgridiamo e in poche parole "se ne frega".

Noi sicuramente sbagliamo approccio, ma dopo aver provato a sgridarla, castigarla, far finta di niente e cercare di parlarle con pazienza non sappiamo più cosa fare. Purtroppo Matilde si trova in una classe un po’ turbolenta e in presenza di molti  bambini che non stanno al passo con il programma, ma io e mio marito desideriamo che lei impari ad applicarsi senza pretendere un 10 ma cercando pian piano di fare ciò che le viene chiesto di fare con serietà.  Una lettera non riuscirà probabilmente a spiegare bene la situazione ma spero che lei possa comunque fornirci una nuova chiave di lettura che ci permetta di aiutare a comprendere meglio il nostro bene più prezioso.

La ringrazio molto per il tempo che vorrà dedicare al nostro problema.
Cordiali saluti.
Elena Panzarasa

 

Carissima Elena,

l’atteggiamento che la bambina mostra potrebbe essere letto come un atteggiamento di ribellione, spesso i bambini cercano di capire quanto la scuola e i compiti siano veramente un dovere e sperimentano le diverse reazioni.
Considerando l’alto livello intellettivo della bambina probabilmente avrà trovato alcuni compiti noiosi e si sarà sentita costretta a svolgerli, il senso di costrizione spesso demotiva anche verso le attività interessanti, quindi , probabilmente, sta tentando di assumere quei comportamenti che possono farla sentire dominante, sia in ambito familiare che scolastico.
 
È importante cercare di lavorare insieme sulle regole, alcuni suggerimenti che posso darle:
 
– stabilire alcune regole (massimo due regole settimanali) da comunicare con determinazione;
– stabilire eventuali premi o penitenze (come per ogni gioco) in caso le regole non venissero rispettate;
– mostrarsi decisi e determinati evitando di alzare la voce o inutili brontolate;
– stabilire regole anche riguardo all’atteggiamento comunicativo da tenere (ad esempio… non rispondere male ai genitori).
 
Sperando di avervi offerto un piccolo aiuto vi auguro buona fortuna.

Monica Balli

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