Crescita e riposino diurno

 

Salve gentile Chiaretta,

le scrivo perché mi trovo in difficoltà da un po’ di tempo a gestire il momento del sonno per il mio bambino che ha 14 mesi.

Lui dorme da circa tre mesi nel suo lettino ed il passaggio è stato accettato senza troppe fatiche e affrontato con tutti gli accorgimenti che mi sono venuti in mente (oggetto transizionale, estrema vicinanza al lettone e continuazione del contatto fisico nei primi tempi).

Da circa un mesetto però, non so come affrontare al meglio per il bambino il momento del sonno, soprattutto del riposo pomeridiano. Ho cercato di instaurare un rituale per cui dopo la pappa c’è il momento del lavaggio e poi la nanna; io resto con lui, gli spiego che è il momento della nanna, lo accarezzo un po’ per cercare di farlo rilassare, ma la mia presenza sembra essere del tutto controproducente perché lui si agita, mi guarda e ride, vuole giocare, si nasconde, ecc ecc… passiamo così ore intere.

Ho provato anche a dargli un tempo, cioè stare con lui circa dieci minuti e poi lasciarlo solo, ma piange disperato. Addirittura alcune volte, quando si è già addormentato, riesce a captare il sibilo (le assicuro davvero un suono impercettibile) della porta che gli fa capire che sto lasciando la stanza e si sveglia piangendo. Cosa c’è che non va? Sbaglio in qualcosa o c’è qualcosa che posso fare per aiutare il bimbo ad addormentarsi in maniera più serena?

Grazie per i consigli che vorrà darmi.

Gentile mamma,

crescendo i ritmi ed i tempi del sonno diurno si modificano anche velocemente per alcuni bambini, più lentamente per altri, ma per tutti si accorcia la durata del pisolino e si riduce il numero dei riposi.

Nel caso specifico, se il bambino dorme ancora prima di pranzo, potrebbe eliminare quest’abitudine a favore di un unico pisolino pomeridiano, mentre se è il solo della giornata potrebbe spostarlo più tardi, quando suo figlio è stanco davvero.

È palese che, dormendo più tardi, dovrà dormire meno, pena una lunga veglia dopocena. Vale la pena di tentare di cambiare i ritmi, per tentativi, in modo da agevolare il riposo del bambino.

Chiara Rizzello

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