Autonomia e regole

 

Buongiorno,

ho un piccolo problema che riguarda mio figlio. Antonio è figlio unico ed ha quasi 4 anni. Sin da piccolo lo abbiamo spronato molto a fare di tutto con molto piacere da parte sua. Dai pasticci in cucina all’uso del pc. È molto intelligente e molto avanti. Questo è sicuramente un pregio, ma spesso diventa pericoloso.

Difatti dobbiamo stare molto attenti a tutto ciò che fa perché non si è mai abbastanza prudenti con lui. Non gli tolgo mai gli occhi di dosso.

Le faccio qualche esempio: se ha fame non chiede nulla, si alza va nel frigo prende e mangia; se deve aprire qualcosa che necessita un coltello e le forbici, prende la sedia, ci sale sopra ed arriva al mobile dove teniamo questi attrezzi; se gli si dice porta questo straccio in bagno, lui ti aziona la lavatrice mettendo detersivo ed ammorbidente; suona il telefono e risponde lui; va in bagno, si pulisce e si lava il culetto e poi anche i piedini, .e così potrei continuare per ore a fare esempi.

Inutile dirle che non si può lasciare da solo per cinque minuti nemmeno sul divano, altrimenti si mette a fare le capriole. Inoltre è testardo e questa è la cosa più difficile da gestire specialmente in pubblico.

Per esempio ieri mattina, prima di andare a messa, lui ha voluto portarsi una busta di giocattoli quindi abbiamo dovuto prendere l’auto anche se la chiesa è di fronte casa. All’uscita dovevamo andare dai miei (ci si poteva andare anche a piedi, potevamo farci una passeggiata, ma ormai mi aveva costretto a prendere la macchina) e lui voleva andarci a piedi con altri bambini che aveva incontrato. Non le dico le storie che abbiamo dovuto fare per farlo salire in auto, e così è sempre. Vuole averla vinta su tutto. E poi protesta in modo pesante, ti da calci spintoni…

A volte mi arrabbio, a volte cerco di mantenere la calma, comunque i suoi capricci non si calmano affatto. Non so come comportarmi. Mi aiuti lei.

Grazie mille, Angela

P.S. Chiedo scusa se mi sono dilungata.

Cara Angela,

io separerei i due aspetti di cui mi racconta: da un lato l’estrema intraprendenza ed autonomia di Antonio, che a 4 anni sa organizzare un azione completa, gli strumenti per eseguirla, i passaggi per realizzarla. Tutto ciò, benché faticoso per una mamma, poiché necessita di supervisione, lo trovo molto affascinante ed utile, soprattutto in un epoca storico culturale come la nostra in cui ai bambini vengono negate molte esperienze comuni per timori a parer mio eccessivi.

Il vostro Antonio ha potuto fare esperienza ed ha imparato, ora va accudito e condotto verso capacità sempre più fini e verso il concetto di pericolo che tali attività comportano.

Un altro aspetto è invece la testardaggine con cui si impunta verso scelte familiari e personali e la scarsa malleabilità in questo frangente. Ho notato anche io che è consueto che bambini molto intraprendenti abbiano sfumature di testardaggine nel loro carattere così come bimbi più malleabili lo siano anche perché più timorosi di tentare un azione autonoma.

Il vostro bambino ha già un età in cui si può applicare il concetto di regola: ci sono regole in casa, e bisogna rispettarle. È una regola, ad esempio, una volta scelto il mezzo di trasporto (auto o piedi) di non cambiarlo. È una regola non toccare cose con la lama (coltelli o forbici) prima di averlo detto alla mamma, eccetera. Ecco che alla libera iniziativa si pongono confini, limiti ed ambiti. Ed ecco che si impara che non esiste un braccio di ferro sulle regole, né contrattazione: vanno rispettate.

Sta a voi ovviamente dare regole sensate la cui applicazione sia possibile e non troppo rigida, ma che vi preservino da pericoli e situazioni in cui Antonio vuole averla vinta. Le consiglio di parlarne a tavolino con suo marito, di studiare una settimana tipo con lui, di annotare i momenti o i contesti di maggior criticità. Saprete così cosa realisticamente lasciar fare al bambino e su cosa invece vorrete obbedienza e rispetto, da parte di tutti, anche vostra ovviamente. Perché una regola è una regola e quindi anche un genitore deve chiedersi se sarebbe pronto a rispettarla.

Cordialmente, Chiara Rizzello

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