Anticipare l’ingresso alle elementari

Buona sera dottoressa,

le scrivo perché vorrei un consiglio riguardo l’età consigliata per cominciare la prima elementare.

Ho una bimba che a febbraio 2010 compirà 5 anni e quindi a settembre avrà 5 anni e mezzo.

Noto che ad aggi interagisce molto con bambini più gradi di lei e non lega con quelli della sua età.

È intelligente ed apprende velocemente ciò che le viene spiegato alla scuola materna.

La mia domanda quindi è la seguente:

secondo lei è pronta per affrontare le elementari o è meglio aspettare che abbia compiuto i 6 anni e mezzo?

Gentile mamma, ho sempre pensato che un bambino di 5 anni e mezzo considerato “pronto” per la I elementare da genitori ed insegnanti della materna, potesse esserlo davvero. Effettivamente ci sono moltissimi casi di inserimenti alla primaria che hanno avuto successo. Però vorrei aggiungere altri tipi di riflessioni, ed un esperienza in particolare, che da pochi mesi mi hanno fatto cambiare decisamente parere, orientandomi sul consigliare di attendere ancora un anno.

Se è vero che molti bambini sembrano pronti in anticipo, è anche vero che è raro che si presenti uno sviluppo talmente armonico a quest’età, perché esso è fortemente dipendente dall’accrescimento fisico e cerebrale, su cui non si possono fare pressioni di sorta. Spesso infatti a 5 anni e mezzo si hanno pronte soltanto alcune delle competenze necessarie, forse le più evidenti, ma molte sono ancora in fase di crescita.

Ci si ritrova così a faticare più degli altri per tenere il passo, nella migliore delle ipotesi, mentre nella peggiore si resta indietro sviluppando sentimenti di inadeguatezza e disistima. L’ultima esperienza che mi ha definitivamente convinta in questo senso è quella di una mia amica, che insegna materie letterarie al ginnasio (ragazzi di 14 e 15 anni). La sua esperienza in merito è che, se anche i bambini “primini” hanno retto il passo sino all’adolescenza, ossia sino circa al termine della scuola media, lo sviluppo – fatto biologico quindo non influenzabile – per loro arriva un anno dopo circa rispetto ai compagni.

Ora, lo sviluppo sessuale dell’adolescenza non coinvolge soltanto gli aspetti fisici ma anche e soprattutto quelli cognitivi e mentali, ed è proprio su queste avvenute capacità che si basa il tipo di apprendimento richiesto alle scuole superiori. Vale a dire, che sua figlia potrebbe avere serie difficoltà non adesso, ma a 14 anni, momento in cui tra l’altro si sommerebbero alle normali difficoltà legate all’adolescenza che sta per giungere.

Cari saluti, Chiara Rizzello

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