Stitichezza e spannolinamento

Ciao Chiaretta,


dopo giorni di vacanze e mare in occasione delle quali il mio piccolo di 2 anni e 4 mesi si era abituato a stare diverse ore senza pannolino, decido di approfittare dellle 2 settimane postferragostiane nelle quali sono a casa dal lavoro io e dal nido lui per togliere il pannolino.

Già da diverse settimane non bagnava il pannolino durante il sonno, nè di giorno nè di notte. La sera lo abbiamo abituato da tempo che prima di entrare in doccia si va sul water a fare pipì e pensavo fosse pronto. E ogni tanto faceva anche la cacca sul vasetto, quando capitava. Di fatto, la prima settimana ho continuato a metterglielo di notte, poi, vedendo sempre il pannolino asciutto, gliel’avevo tolto pure di notte.

Ma non è tanto la pipì, quanto la cacca ad avere destato la mia preoccupazione: non la faceva più e sembrava abbattuto, oltre che innervosito. Gli ho fatto un microclisma dopo 5 giorni e ne aveva fatta un poca. Poi il nulla. Al decimo giorno ho chiamato la pediatra che seccamente mi ha detto: "Se ha un orario preciso nell’evacuare gli metta il pannolino giusto in quel momento altrimenti glielo rimetta del tutto, vuole dire ce non è pronto"; tutto questo senza altro chiedermi o indagare.

E io, prontamente, ho eseguito…Gli ho rimesso il pannolino, per un paio di giorni ancora nulla, solo minipallini di feci e aveva iniziato a "sforzare" anche per fare pipì… Segue altro microclisma, voglia di coccole e finalmente evacua 4 volte in un giorno. Ma in alcune occasioni, nonostante il pannolino, ancora saltella sul posto e sembra volerla tenere. Parlotta qualcosa tra sè e sè del tipo "andare sul water, cacca…"

Io lo invito ad andare in bagno invitandolo a non trattenersi . Si accorge di aver fatto la pipì e io lo tranquillizzo del fatto che ha il pannolino.

Insomma, tra un mesetto vorrei riprovarci…e nel frattemppo ho detto a nonna di continuare ad invitarlo al vasetto e da domani, che tornerà al nido, dirò alle maestre di coinvolgerlo nei momenti in cui portano altri bimbi al bagno.

Puoi darmi dei consigli?????

Grazie

Gentile mamma,

considerato che il bimbo è un maschio (e dunque nella media raggiungerà il controllo sfinterico più tardi che se fosse stato femmina) e che ha solo poco più di due anni, il raggiungimento di questo traguardo non mi sembra così impellente da dover forzare la mano.

Non esiste una scuola per insegnare ai genitori l’uso del vasino, nè un metodo per accelerare nei piccoli un processo, quello del controllo sfinterico, così legato allo sviluppo fisiologico e contemporaneamente tanto carico di significati psicologici. Solitamente un bimbo pronto per il vasino è un bimbo che mangia da solo con sicurezza, sale e scende le scale da solo, sa sopportare e superare la frustrazione di un no e tollerare brevi attese e rinvii e riesce a separarsi per alcune ore da persone o cose significative per lui.

Di certo l’estate è un buon periodo per iniziare i figli alla pratica, ma non è detto che i risultati raggiunti durante le vacanze (in cui ambiente e ritmi sono del tutto diversi dal quotidiano) possano mantenersi con il rientro a casa. Inoltre le difficoltà emotive dimostrate nell’espellere le feci mi fanno pensare che sia davvero ancora troppo presto per il tutto. A questo punto concordo con la pediatra che vi ha consigliato di rimettere il panno, ma trovo confusivo che voi continuiate a spingere affinchè vada sul vasino o che al nido le maestre lo portino sul water: questa duplicità di messaggi può davvero creare insicurezza e confusione nel bimbo favorendone l’ansietà rispetto al controllo sfinterico. Piuttosto meglio lasciare il pannolino ancora per quest’inverno, senza più insistere, per fare un nuovo tentativo con la prossima bella stagione. Un bimbo sollecitato troppo presto e con insistenza, può scoraggiarsi e perdere fiducia in sè stesso, avendo timore di non essere amato dai genitori se non riesce nel compito, o al contrario sviluppare sentimenti di ostilità nei confronti dell’adulto se vi riesce ma non è pronto psicologicamente.

Chiara Rizzello

 

 

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