Lavoro in un call center e gravidanza

Buongiorno, le scrivo per un parere.

Lavoro in un call center, lavoro quindi non pesante, ma che comporta dei turni; quindi a seconda dei giorni può capitare di entrare al lavoro alle 7 e in altri di uscire alle 22, alle 23 o alle 24. In più sabati e domeniche. In alcuni orari si lavora in totale solitudine. La fascia 24-7 è comunque presidiata da personale apposito e non la facciamo noi operatori semplici.

Una mia collega è rimasta incinta ed è stata subito tolta da questa turnazione, facendo quindi solo il diurno. Poi ha avuto una brutta gravidanza e ha dovuto smettere anche il lavoro diurno.

Adesso un’altra collega è in attesa, ma la ditta non ha ritenuto opportuno esonerarla dal turno serale, e siccome anch’io sono in attesa, mi sa (non l’ho ancora detto perché attendo il test ufficiale dell’Asl), vorrei sapere che diritti ho e quindi che cosa posso chiedere o sperare. Preciso che sarebbe la seconda gravidanza per me; nella prima sono stata benissimo e spero che anche per la seconda sia così. Possiamo chiedere l’esonero dalla turnistica più pesante o comunque, in caso di gravidanza fisiologica, non abbiamo niente a cui appigliarci?


Le attuali leggi a tutela della lavoratrice madre prevedono l’esonero per la fascia oraria 24 – 6.

Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151

L’articolo 53 (comma 1) di tale provvedimento infatti dispone: "È vietato adibire le donne al lavoro, dalle ore 24 alle ore 6, dall’accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino."

Giova ricordare che numerosi studi hanno verificato che:

"Il lavoro notturno durante la gravidanza aumenta il rischio di aborto o di danni al feto. Lo sostengono i ricercatori del Danish National Birth Cohort che hanno effettuato una recente indagine per appurare se fattori quali il lavoro notturno, a turni o lo stress lavorativo possano arrecare danni al feto. Lo studio, pubblicato sul Journal of Occupational and Environmental Medicine (JOEM), ha riguardato 33694 gestanti che lavorano di giorno e 8075 gestanti turniste.
Il costante lavoro notturno durante la gravidanza è associato con danni a carico del feto, non è stato invece rilevato un aumento di rischio per gli altri tipi di lavoro a turni. Anche lo stress sul lavoro non risulta associato con il rischio di aborto."

Il discorso potrebbe cambiare se il ginecologo certificasse un rischio di salute per la gestante o il nascituro.

Auguri in ogni caso.

 

 

 

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