mi chiamo Luca Spata, ho 32 anni e scrivo da Ragusa. Volevo chiederle un’informazione, ho un dubbio che mi attanaglia da tempo di cui però non riesco a trovare una soluzione. Mi spiego meglio. Occupandomi di grafica al computer, ricerco da diversi anni un posto di lavoro, cosa molto difficile vista la situazione attuale. Proprio questo settembre ho trovato un posto come grafico presso un’azienda qui dalle mie parti, ho iniziato, e in pratica oltre a svolgere il ruolo del grafico il mio compito era pure quello di effettuare la manutenzione delle grosse stampanti che vi risiedono.
Quindi mi occupavo pure di stampare enormi grafice per poi tagliarle, rifinirle ecc. compresa la pulizia di questi macchinari, e il mio dubbio è proprio qui. Mi chiedo visto l’enorme odore che rilasciano in tutto lo studio, se fa male alla salute, nel senso che sia un odore contenente agenti cancerogeni oppure no. Le macchine sono dotate di grandi impianti di aerazione tali da espellere il tutto fuori. È tutto nella norma sanitaria da quello che ho visto, ma nello studio si crea un forte odore, credo dato dai colori e solventi. Questo odore è nocivo alla salute? Mi sono documentato su internet a lungo, alcuni dicono dannoso e nocivo, altri dicono a lungo andare ed altri no. In conclusione sono in totale confusione e indeciso sul da farsi, vista la crisi che c’è al momento. La ringrazio per la sua attenzione, sperando di non creare disturbo e di avere un suo riscontro.
Un saluto e un abbraccio.
Gentile signor Spata,
le confermo che la pulizia dei macchinari potrebbe comportare l’esposizione a solventi dannosi per la salute (vie respiratorie, cute, fegato, reni) con assorbimento per via inalatoria e cutanea.
Si faccia dare un elenco dei prodotti (nome chimico) e mi riscriva pure per ulteriori verifiche.
Però mi domando: non ci sono, nella sua azienda le figure preposte alla tutela della salute e sicurezza, vale a dire il medico competente, l’RLS (rappresentante dei lavoratori) e l’RSPP (Responsabile della sicurezza)?
Questo tipo di ricerche spetterebbero soprattutto a loro.
Oppure, come spesso succede, i lavoratori sono abbandonati al loro destino?
Mi faccia sapere.
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