Parto prematuro e rischio per la prossima gravidanza

Genti.ma dottoressa,

mi chiamo Alice, ho 27 anni e sono mamma di un bimbo di 19 mesi, nato a 33 settimane + 3 giorni di gravidanza.

Non ho come molte altre mamme avuto una risposta chiara circa la causa del parto prematuro, anche se leggendo qua e là mi sono fatta un’idea. Io non avevo nessuna patologia (no diabete, no ipertensione, no gestosi), non avevo nessuna infezione, non ho preso tantissimo peso (ero a circa 12 chili, potevo prendere meno, ma non era neppure una quantità di chili esorbitante), non ho avuto precedenti aborti spontanei, la gravidanza è stata ottima, decorsa regolarmente.

Il bambino fino alla seconda ecografia obbligatoria era in linea con l’età gestazionale. Alla 24° ho fatto per mio conto una eco 3D e il bimbo era un po’ più grosso rispetto alla media, anche se il collo del mio utero era chiuso e il liquido amniotico regolare. Alle visita dalla mia ginecologa alla 28° il collo era assottigliato e mi ha messo a riposo con integazione di magnesio. Avevo contrazioni uterine, ma non mi pare che fossero accentuate.

Fatto sta che la mia pancia era enorme e avevo un sacco di liquidi nelle gambe. Infatti, alla 3° eco alla 33°+1 risultava una quantità esagerata di acque, associata alle dimensioni del bambino a dire della dottoressa esagerate. Dai calcoli era circa 2 chili e 800 grammi. Il giorno dopo ho perso il tappo di muco e nella nottata si è svolto il travaglio. Il bambino è nato 2 chili e 8 per 48 cm alle 5.21. Parto eccezionale, non molto doloroso e relativamente veloce.

Non avendo fatto in tempo a fare la seconda dose di cortisone per la maturazione polmonare il bimbo è stato in intensiva 3 giorni in CPAP con cura di cortisone e antibiotici, poi ha risolto da solo. Dopo due settimane me lo hanno rimandato a casa senza grossi problemi.

Dopo questo riassunto, vengo al dunque chiedendole se, come presumo, il parto prematuro non sia avvenuto perché il mio utero era gravato da un notevole peso, sommando quello del bambino (che continua ad essere fuori misura, è un bambinone alto quasi 90 cm per quasi 14 chili, porta il 25 di scarpe) e un quantitativo spropositato di liquido. Io non sono proprio altissima, sono 1 metro e 60, ho l’utero retroverso e basso.

La mia ginecologa non è specializzata in gravidanze a rischio e considerando la mia come tale mi ha detto che non potrà occuparsi della mia prossima gravidanza. Fra un annetto, infatti, vorrei iniziare a provare ad avere un altro bambino e voglio uno specialista che sia in grado di guidarmi per evitare un altro parto prematuro o almeno fare il possibile per portare avanti il più possibile la gravidanza.

Secondo lei a quale ente posso rivolgermi per avere indicazioni di specialisti che seguono gravidanze a rischio? Cosa devo tener presente, a livello di alimentazione, comportamento, esami, visite di controllo per monitorare la mia futura gravidanza per scongiurare ogni possibile pericolo? So che le cose hanno il loro corso, ma vorrei fare tutto quello che posso per portare avanti il più possibile la gravidanza quando sarà.

La ringrazio anticipatamente per qualsiasi risposta che potrà darmi.

Cordiali saluti,

Alice


Cara Alice,

solitamente nelle strutture ospedaliere, nei reparti di ostetricia, esiste l’ambulatorio di gravidanza a rischio; per cui ti consiglio di rivolgerti, prima di tutto alla o alle strutture pubbliche della tua zona, per avere informazioni su cosa ti offre il pubblico o da lì risalire a un privato.

Credo che sia importante valutare sin dall’inizio quanto possa essere utile eseguire un cerchiaggio (cioè la chiusura del collo uterino, in anestesia naturalmente, intorno al 4° mese con un "nastro", che poi verrà rimosso a tempo opportuno, cioè in un’epoca in cui si è raggiunta la maturità polmonare).

Ma questo naturalmente potrà stabilirlo solo chi, facendo un’attenta anamnesi e visitandoti, potrà concretamente valutarne appunto l’opportunità. Penso potrà tornare utile eseguire un controllo glicemico, con carico di 75 gr. di glucosio, e iniziare da subito una dieta alimentare, anche se tu dici di non avere avuto problemi di diabete (ma il precedente lo rende necessario).

Non è stato un problema correlato a un’infezione, anche se naturalmente il pap test e il tampone andranno fatti. Posso dirti che, se fossi una mia paziente (ma tieni conto che fondamentale sarà la visita), inizierei col metterti a riposo, supporto col magnesio da subito, dieta senza sale e naturalmente con adeguate calorie (probabilmente nella tua situazione 12 Kg sono troppi), a "sensazione", e forse -anche se per eccesso di zelo-, farei il cerchiaggio e naturalmente un monitoraggio più ristretto negli intervalli di tempo della gravidanza.

Non credo ci vogliano "professoroni" per seguire la gravidanza; credo che la tua ginecologa ne sarebbe sicuramente in grado, magari supportata da una struttura pubblica, nell’eventualità durante la gestazione ne fosse necessità.

Non aggiungo altro, ma rimango a tua disposizione.

Ciao e in bocca al lupo.

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