Colpocele e gravidanza

Gentile dottoressa,

le sottopongo la mia situazione nella speranza che possa darmi un consiglio.
Ho 32 anni e due figli nati con parto naturale nel 2005 e nel 2008.
Già nel 2001 a seguito di un repentino dimagrimento avevo cominciato a presentare problemi alla vescica.
A seguito del secondo parto i problemi sono peggiorati.
Entrambi i bambini erano grandi, 3.780 kg e 4.090 kg, per il primo ho subito una lacerazione perineale di secondo grado mentre per il secondo l’episiotomia.
Mi è stato diagnosticato dall’urologa un colpocele anteriore di primo grado.
Sono in attesa di cominciare la riabilitazione del pavimento pelvico, a maggior ragione perché sto cominciando ad avere problemi anche al retto (un leggero prolasso delle mucose).
I sintomi sono quelli "classici": senso di pesantezza, fastidio, sensibilità a livello vaginale, fastidio nei rapporti sessuali.
La mia domanda è questa: dopo la riabilitazione potrò affrontare una nuova gravidanza?
I medici con cui ho parlato mi hanno detto che non mi opereranno per un’eventuale (se desiderata) gravidanza ma nessuno mi dice chiaro e tondo "puoi farlo" oppure "è meglio di no".
Com’è la realtà dei fatti?
Cosa mi potrebbe succedere se affrontassi una terza gravidanza?
La ringrazio per l’attenzione.

Con molta umiltà e concretezza, dato che il problema è più prettamente urologico, ma non di meno anche ginecologico, credo che il consiglio dovrebbe arrivare dopo un consulto in collaborazione dagli specialisti del settore, senza giocare a scarica barile.

Mi sento di dire che iniziare la riabilitazione ora, in visione di una terza gravidanza, non potrebbe che fare del bene, con la consapevolezza che proprio la terza gravidanza potrebbe accrescere il disturbo e quindi dopo il parto il lavoro che dovrà essere fatto sarà notevole, sia  medico che chirurgico.

Ciao, in bocca al lupo.

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