Separazione e affidamento

 

Buongiorno,

mio marito è un imprenditore molto impegnato. Ci siamo separati in giugno e per tutta l’estate siamo riusciti a concordare i giorni di permanenza con le bambine (7 e 9 anni). Ora con l’inizio della scuola lui pretende di vedere le bambine due week end al mese + due giorni alla settimana, ma per motivi scolastici e di organizzazione attività extra scolastiche non è possibile. Oltretutto lui ha già sostituito la mia figura di mamma con altra donna che vive in casa mia (metà è mia e metà sua) e obbliga le mie figlie a passare le giornate e le ferie estive con questa donna (sono passati solo tre mesi dalla separazione).

Lui non si è mai occupato della scuola, della salute e del vestiario delle bimbe. Quando le tiene durante la settimana stanno con la domestica (e non con il padre), ma lui si ostina a volerle. Cosa posso fare? Non voglio chiedere l’affidamento esclusivo. Voglio che le bambine vedano il papà, ma non sempre alle sue condizioni. Io non lavoro ma lui mi passa 3.200 euro al mese che mi bastano per noi tre, quindi ho tutto il tempo di occuparmi delle mie figlie come ho sempre fatto fino ad ora. Come mi consiglia di muovermi?

Grazie.

Veronica P.

Cara Veronica,

non ho ben capito se siete separati legalmente o solo di fatto. Nel primo caso, se le modalità di frequentazione tra padre e figlie sono espressamente previste in quei termini, per modificarle sarà necessario intraprendere una procedura giudiziaria, sempre che sussistano mutamenti di circostanze, dalla separazione ad oggi, che giustifichino tale necessità di modifica.

Se invece ancora non avete formalizzato la separazione, vi consiglio di farlo. In tale sede sarà difficile ottenere un affidamento esclusivo, se non vi sono gravi situazioni che rendano suo marito inidoneo a fare il padre. Verrà quindi ragionevolmente disposto un affidamento condiviso, con collocazione prevalente presso di lei e saranno disciplinate le modalità di frequentazione tra padre e figlie, tenendo in considerazione anche la disponibilità che ogni genitore ha di trascorrere il proprio tempo con le minori.
È evidente che l’intensa attività professionale di suo marito imporrà un adattamento degli orari in cui le bambine staranno con il padre, magari prevedendo un paio di "pernottamenti settimanali" magari da poco prima di cena fino alla mattina dopo e mantenendo la frequentazione a week end alternati.

Quanto alla nuova compagna di suo marito, se lei ritiene che la presenza di questa donna possa in qualche modo mettere a disagio le bambine, dovrà farlo presente al Tribunale, essendo tuttavia consapevole del fatto che il tribunale non si limita a prendere atto della situazione, emettendo provvedimenti sulla base di deduzioni di parte ma disporrà accertamenti sull’effettiva condizione psicologica delle bambine quale reazione a questo nuovo rapporto e a questa nuova figura.
Ciò a cui si va incontro, quindi, è un iter di colloqui a cui verrebbero sottoposte le bambine. Valuti lei se davvero questo passaggio sia necessario.

Ad ogni modo le consiglio di rivolgersi al Tribunale per formalizzare l’affidamento e le modalità di frequentazione, affidandosi ad un legale e facendosi consigliare da quest’ultimo.

Buona fortuna.

Avv. Chiara Donadon

 

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