Lui è inaffidabile

Buongiorno avvocato,
mi chiamo Irene e ho un bimbo bellissimo di 16 mesi Achille.
IL problema è questo: il mio compagno da prima che nascesse Achille si comportava in modo strano, usciva spesso con gli amici tornava ubriaco e spesso e volentieri mi maltrattava sia verbalmente che fisicamente. Io ho resistito fino a Marzo di quest’anno 2009,  lui ha riconosciuto il bimbo e solo in seguito ho compreso di aver fatto una grossa cavolata. La mamma del mio compagno per mesi mi ha ripetuto che lui sarebbe cambiato che amava il bamino, intanto però io stavo male perchè mi trattava come una pezza da piedi ed io come tante donne subivo ma non riuscivo a reagire. Fino a quando un giorno non mi ha minacciata di morte se non gli davo il bimbo per andare al parchetto da solo  e io mi sono rifiutata. Lui andava e veniva da casa di sua madre quando gli pareva senza meta e la mamma lo riaccoglieva sempre in casa.  Premesso che noi avevamo una casa dataci (mantenendo però ognuno di noi la residenza propria di origine) dai miei fino a nuova destinazione senza affitto o mutuo ma solo le altre spese (che pagava un mese sì e 4 no) una sera lui è andato dalla mamma e io mi sono fatta coraggio e sono andata dalla mia e sono tuttora con lei, mio figlio risiede con me e la mia famiglia dalla nascita il mio credo ex compagno a casa dei suoi. Da quel giorno lui vede il bimbo sempre ma solo in mia presenza. Non glielo voglio dare non mi fido, cosa devo fare sono disperata?  Tutti i giorni è una minaccia continua.

Grazie

Irene


Cara Irene,

l’esercizio della potestà genitoriale compete a te, in quanto genitore convivente con il minore, quindi sei tu che attualmente detti le “regole” e quindi le modalità di frequentazione tra il padre e il bambino. Naturalmente se il tuo compagno approfitta di queste occasioni per minacciarti o comunque si comporta in maniera sconveniente anche di fronte al bambino, ti consiglio di rivolgerti al Tribunale per i Minorenni della città in cui risiedi, per ottenere un provvedimento che regoli le modalità di affidamento e di frequentazione padre/figlio.

Se le minacce dovessero persistere o se in qualche modo il tuo compagno dovesse dimostrarsi pericoloso o comunque vessatorio nei suoi comportamenti nei tuoi confronti, puoi rivolgerti alle forze dell’ordine e far valere le tutele previste dalla legge sullo “stalking”.

Ti consiglio in ogni caso di rivolgerti ad un avvocato per predisporre gli atti opportuni a tutelare i tuoi diritti.

Buona fortuna

Avv. Chiara Donadon

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