Gestione del figlio naturale e battesimo

Gentile avvocato,

una mia amica ha avuto un figlio dal proprio compagno, con il quale tuttavia non era sposata. Ora si sono separati ed ogni decisione da adottare in merito al figlio si rivela un vero problema a causa dei dissidi fra loro.

Il figlio vive con lei e tempo fa, visto che il bimbo ha ormai quasi un anno, avevano concordato di fargli fare il battesimo scegliendo (visto il disaccordo) un testimone per uno.
Ora il padre si rifiuta di adottare ogni decisione in ordine alla data ed al necessario.
Le chiedo: può la mia amica fissare la data e scegliere da sola il padrino per il bimbo, magari limitandosi solo a dare all’ex compagno una mera comunicazione?

Grazie per l’attenzione e buon lavoro.

Masorl

 

Cara Masorl,

suggerisco alla sua amica di inviare una raccomandata al padre del bambino, in cui comunica l’intenzione di battezzare il piccolo, indicando data e luogo della eventuale cerimonia, nonché il nominativo di madrina e padrino, invitandolo a manifestare eventuali contrarietà entro un temine congruo e a partecipare all’organizzazione della cerimonia. In caso di silenzio del padre del bambino, la sua amica dovrà ribadire sempre per iscritto che la cerimonia si terrà il giorno, all’ora e nel luogo indicato. Queste comunicazioni andranno inviate con un congruo anticipo, di almeno un paio di mesi.

Resta fermo che la scelta di un orientamento religioso per il figlio dovrebbe essere presa di comune accordo. Tuttavia, non essendoci formali provvedimenti di affidamento del minore e comunque non avendo il padre manifestato contrarietà alla somministrazione del sacramento, direi che la sua amica possa tranquillamente procedere secondo le modalità indicate.

Avv. Chiara Donadon

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.