Ex compagna: godimento dell’immobile

 
Buongiorno,

sono una giovane ragazza che sta con un ragazzo più grande di 15 anni con una figlia di due anni e una casa acquistata con la ex compagna (non sono sposati) che ha lasciato a madre e figlia.
Lui è operaio, lei dipendente in un ufficio.
Volevo sapere quali diritti e doveri ha il mio compagno nei confronti della ex compagna e figlia.
Prima avevano c/c in co-intestato, appena lasciato la casa lui ha aperto un conto intestato a lui e mantenuto quello co-intestato dove puntualmente ogni mese versa metà mutuo (co-intestato), una somma irrisoria per la bambina.
Volevo precisare che al mio compagno risultano intestati mobili (già pagati, e preciso a metà lei e metà lui), tasse dei rifiuti e metà mutuo. A lei bollette, metà mutuo.

Volevo sapere, quali sono effettivamente le spese che il mio compagno dovrebbe sostenere? È giusto che, dato che le bollette arrivano a "casa loro" sia lei a sostenere anche i rifiuti? È giusto che lei abbia pagato metà dei mobili seppur intestati a lui? Ora vorrebbero vendere casa e lui vorrebbe lasciare i mobili a lei e alla bambina. Qualora lei trovasse un appartamento in affitto, in cosa dovrebbe contribuire lui?

Spero possa aiutarmi perché nonostante i miei sforzi faccio fatica a fargli capire l’importanza dell’accertamento di queste cose.

Grazie mille.

Allegra

Cara Allegra,

prima di tutto occorrerebbe vedere se esista un provvedimento giudiziario che disciplina i rapporti economici e personali nei confronti della minore.

Difficile dire in astratto quali spese competono all’uno e all’altra. Il mutuo essendo cointestato va suddiviso a metà, come di fatto avviene.

La tassa dei rifiuti relativa all’abitazione in comproprietà ma abitata da madre e figlia dovrebbe essere sostenuta dalla signora, poiché è un’imposta che attiene al godimento dell’immobile, dove il suo compagno non abita più. Se però si sono accordati diversamente, nessuno glielo vieta.
Competono invece ad entrambi le tasse sulla proprietà.

Quanto alla mobilia, essendo beni che, deduco, sono stati acquistati durante la loro convivenza mi sembrerebbe giusto che siano stati pagati a metà anche se sono intestati a lui (che poi, da dove risulta che sono intestati a lui? Solo perché sono fatturati a lui?) Comunque in questo caso sarà la ex compagna a far eventualmente valere un diritto di credito nei confronti del suo compagno che rivendichi la proprietà piena dei mobili, sempre che ne sussistano i presupposti e che non sia medio tempore maturata la prescrizione del diritto.

Se vendono l’immobile e madre e figlia si trasferiscono in affitto, sarà l’ex compagna a dover ricorrere al tribunale per far riconoscere, in favore della figlia, un assegno di mantenimento. Il Tribunale, nel decidere il quantum del mantenimento, terrò conto della situazione patrimonial-reddituale di entrambi i genitori e quindi ogni aspetto di guadagno e spesa verrà valutato a tal fine.

Cari saluti.

Avv. Chiara Donadon

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