Vorrei sapere se in assenza di testamento e provveduto alla rinuncia dell’eredità da parte di due fratelli del de cuius a favore della sorella con lui convivente nell’immobile per il quale precedentemente avevano acceso congiuntamente il mutuo d’acquisto, a un’eventuale vendita dello stesso possono esistere impedimenti da parte di altre due sorelle – e loro familiari – assolutamente disinteressate (tanto che non hanno voluto essere citate neanche per la rinuncia). Tra l’altro non hanno lo stesso cognome dell’erede e del defunto poiché esso è stato riconosciuto unico (anche se composto da due parole data la nobile origine) soltanto nel 1926, quando loro erano già nate ma anagraficamente riconosciute con cognome incompleto (potremo oggi usare questo termine?)
Mi scuso per la lunghezza e forse per i periodi contorti.
Attendo Suo riscontro, ringrazio e saluto.
Sabrina
Cara Sabrina,
nel caso che mi prospetta andrebbe appurato se queste due "sorelle" sono effettivamente, sotto il profilo legale, sorelle. Non ho onestamente ben capito la "posizione" di parentela di queste due persone rispetto al de cuius. Comunque, dando per presupposto che siano sorelle, esse concorrerebbero nell’eredità insieme agli altri fratelli e sorelle. I fratelli hanno fatto rinunzia all’eredità ma le due sorelle no. Quindi queste ultime avrebbero tempo dieci anni dall’apertura della successione per accettare l’eredità, a meno che non sia stata fatta richiesta di fissazione di diverso termine al tribunale.
Ad oggi la sorella convivente, che deduco abbia accettato l’eredità, è erede a tutti gli effetti. Le altre due sorelle dovrebbero accettare anche loro l’eredità, anche tacitamente per facta concludentia, affinché acquistino i diritti derivanti dalla successione.
Se questo ancora non è stato fatto e se è accertato il loro status di sorelle del de cuius, prima di fare qualsiasi passo suggerirei alla sorella convivente di adire il Tribunale per far fissare un termine per l’accettazione dell’eredità, in modo che trascorso tale termine senza che l’eredità sia accettata, l’unica erede rimane la sorella convivente.
Cari saluti.
Avv. Chiara Donadon