L’importanza delle scarpe nella postura del piede

Buongiorno Dottore,
le scrivo perché ho un dubbio riguardo il tipo di scarpe migliore per mio figlio che ha poco più di 17 mesi e ha appena cominciato a camminare.
Il dubbio riguarda la tipologia di calzature da utilizzare, in quanto ha mosso i primi passi con delle ciabattine in pelle molto morbide, io su invito delle tate del nido gli ho preso una ciabatta alta che fasciasse la caviglia (quindi più contenitiva e stabile) e la suola in gomma e lui…ha ricominciato a gattonare.
Cos’è meglio quindi? “Costringerlo” e aspettare che si abitui o tornare alle ciabattine morbide aspettando che sia più pratico prima di ritentare? In fondo l’evoluzione ha previsto che passassimo allo status eretto da scalzi, è così importante mettere le scarpe subito?
Grazie.
Paola



Buongiorno,
non solo, come giustamente dice lei, l’evoluzione ha previsto che passassimo nello status eretto da scalzi ma ha anche previsto che lo facessimo su un terreno naturale ossia con infinite variazioni di pendenza sulla superfice. Pertanto il bimbo non solo non va fasciato o costretto in alcun modo ma occorrerebbe altresì farlo camminare il più possibile su terreni/pavimenti non congrui, su superfici non piatte; certo rischierebbe più cadute (ma la natura non a caso lo protegge con dei bei cuscinetti di tessuto adiposo) ma in cambio conquisterebbe certo una postura (statica e dinamica) più corretta e di conseguenza, con molta probabilità, un’occlusione dentale e quindi una dentatura più corretta.
Purtroppo troppo spesso l’uomo (adulto) ricade nel suo “peccato originale” ossia nel pensare, presuntuosamente (e stoltamente), di poter andare contro natura.

Le invio un caro saluto
Giovanni Chetta

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.