Risvegli notturni

Buon giorno D.ssa Daniela,
Le scrivo per sottoporLe il mio problema con la speranza che possa darmi qualche consiglio o suggerimento.
Ho una bambina di 9 mesi che fino ad Agosto (6 mesi) ha sempre dormito tutta la notte nella sua culla accanto al nostro lettone.
Ad agosto ha avuto il secondo episodio di infezione urinaria ed è stata per la 2° volta ricoverata in ospedale per una settimana. Nel contempo avevo cominciato lo svezzamento. Da quando siamo tornati dall’ospedale non ha più fatto una notte intera di sonno. Ad oggi si sveglia circa 4-5 volte per notte da quando va a letto (circa le 22.30) fino alle 3-3.30. Poi in genere riesce ad arrivare alla mattina alle 8 o anche più in là.
E’ circa 2 mesi che l’abbiamo portata nel lettone con noi perchè io non ce la facevo più ad alzarmi tutte le volte, ma questo non le basta e lei continua a svegliarsi con pianti improvvisi. Appena si sveglia l’attacco al seno per evitare che si svegli del tutto ma a volte dopo che la rimetto giù si risveglia dopo 10 minuti. E’ molto agitata durante il sonno. Non ha mai voluto il ciuccio  e l’unica cosa che la calma è il seno. Non ha ancora nessun dentino ma il nostro pediatra ha detto che dovrebbero venir fuori tra poco perchè li ha molto marcati, sia i due inferiori che 4 di quelli superiori.
Da cosa pensa possa dipendere?
C’è secondo Lei un comportamento più adatto da tenere?
 
Grazie
Francesca

Cara Francesca,
infezioni ripetute, sicuramente somministrazione di antibiotici per lungo tempo, ospedalizzazione, prime pappe, probabili fitte alle gengive, forse anche primi gattonamenti, ce n’é in abbondanza per creare momenti di ansia e di disagio!
Si tratta di avere pazienza e di accogliere questi momenti, almeno tu, se puoi, senz’ansia. Un ricovero mette i genitori, oltre che il bambino, di pessimo umore e con ansia alle stelle, è uno stress per tutta la famiglia e quando tutto finisce restano i ricordi da metabolizzare. Sul tempo di ritorno alla normale serenità non si può mentire: nel bambino c’è una fisiologia e dei processi psicologici individuali con tempi da rispettare diversi da bambino a bambino; l’adulto può fingere la normalità per mostrarsi forte e ragionevole prima ancora di avere realmente elaborato lo stress. Il bambino si accorge se la mamma è serena o meno e fa sue tutte le preoccupazoni che la mamma tenta di mascherare. Ai bambini non si mente.
Allora si tratta di aspettare e, con pazienza e indulgenza, recuperare il contatto momentaneamente interrotto o reso discontinuo dall’ospedalizzazione facendo dormire il bimbo vicino a te, anche non nel lettone ma spostando il suo lettino a fianco al tuo per alcune settimane. Se piange nel sonno e ti accorgi che non è del tutto sveglio, se non ne ha bisogno, non dargli il seno: forse non è più tanto questo che a lui serve ora. Basta, credo, la tua presenza accarezzandolo e parlandogli dolcemente.
Non inibire più di tanto i suoi pianti: se potesse parlare magari sarebbe felice di raccontarti i suoi brutti sogni.
Visto che ancora non parla, scarica le sue emozioni con il pianto che diventa allora salutare anche se disturba in piena notte. Fa che si esprima fino in fondo e scarichi tutte le sue tensioni anche con il pianto: se sentirà la tua presenza vicino a lui, piangere gli farà bene.
Non devi però lasciarlo solo: in tal caso non sarà un pianto benefico e il suo sfogo diventerà l’amara espressione della solitudine. Essere madri significa anche saper condividere e "assorbire". Tappare la bocca al bimbo in mille modi, col capezzolo, con il ciuccio o con distrazioni a tutti i costi, non é sempre la via migliore per tranquillizzare il bambino anche se mi rendo conto che il pianto notturno é particolarmente fastidioso e ansiogeno.
Bisogna avere la forza di non lasciarsi coinvolgere più di tanto, senza per questo restare insensibili o distanti. E’ la ricerca della risposta giusta ad una richiesta che, in fase ancora preverbale, non è sempre facile da decodificare. Il tempo, dopo un po’, sarà risolutivo più di ogni arrovellamento mentale. Considera comunque che, se non ha ancora risolto il calvario delle infezioni ripetute alle vie urinarie, queste potrebbero essere una causa di insonnia notturna! 
Un caro saluto,
Daniela

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