Recidiva streptococco?

Gentilissima Dottoressa,
le scrivo perché vorrei chiederle un consiglio:
A mio figlio di 5 anni è stata diagnosticata una tonsillite da streptococco. La mia pediatra non ha effettuato il tampone in quanto ha ritenuto all’osservazione della gola, che fosse sicuramente questa la diagnosi. Ho somministrato al bambino 10 gg di antibiotico Performer, al rientro in comunità e precisamente dopo due giorni dalla fine della cura, il bimbo accusava di nuovo mal di gola e una febbricola.
La pediatra lo visita di nuovo ed esegue il test rapido, che risulta positivo allo streptococco!
Ritiene che sia possibile che l’antibiotico non sia stato efficace? Oppure in soli due giorni ha fatto in tempo a riammalarsi?
Adesso ha appena finito un nuovo ciclo di antibiotico di 8 gg con amoxocillina. Al termine della cura effettueremo tampone con antibiogramma.
Altra cosa: esiste una profilassi igienica da attuare in casa per evitare un nuovo contagio?
Grazie mille per la cortesia.
Cordiali saluti.
Laura

Infezione da streptococco

Cara Laura,
il periodo di incubazione delle infezioni batteriche è, di solito, molto breve: due o tre giorni sono plausibilissimi per uno streptococco.
Nel tuo caso, nuova infezione con altro streptococco o riacutizzazione di una infezione precedente o quella precedente non era tonsillite da streptococco, ormai non lo si capirà forse più.

Cosa fare per evitare la tonsillite recidiva?

Allora che fare per evitare recidive? Prima di tutto curare bene l’infezione in atto.
Alla sospensione della terapia antibiotica, dopo avere aspettato alcuni giorni, minimo tre ma anche una settimana va bene, ripetere tampone faringeo ed eventualmente fare analisi del sangue per escludere infezione subclinica.
Se le risposte sono tutte negative non si fa nulla e magari si controllano con tampone i conviventi per escludere portatori sani che, in tal caso, andrebbero profilassati con antibiotico.

Streptococco bambini: come evitare il contagio a scuola?

Anche a scuola ci potrebbe essere un bambino portatore sano, ma come si fa a pretendere un tampone faringeo a tutta la classe?
C’è una profilassi antica, semplice e saggia, che forse a 5 anni il tuo bimbo sarebbe già in grado di attuare: lavarsi sempre e subito le mani al ritorno a casa e i vecchi e abbandonati sciacqui in gola o gargarismi.
Non ridere, i batteri si propagano inalando le microscopiche goccioline di saliva che vengono emesse parlando e, ovviamente, con l’uso promiscuo di stoviglie.
Dopo essere penetrati attraverso le prime vie respiratorie, si annidano nel tessuto linfatico delle mucose che le ricoprono, cioè le tonsille, le adenoidi, ecc. Se si dà loro il tempo di attecchire, nei soggetti predisposti si moltiplicheranno velocemente; se, invece, si tenta di allontanarli subito da dove si sono annidati, forse si rende loro la vita difficile.

Streptococco gola: la prevenzione

Allora sciacqui e gargarismi almeno due volte al giorno, dopo essersi lavati i denti, per esempio, con una blanda soluzione antisettica del cavo orale, potrebbero essere efficaci, soprattutto nei mesi invernali, per contrastare le infezioni sempre in agguato.
Anche l’uso dei probiotici, benché abbiano un effetto blando e a lunga scadenza, potrebbe dimostrarsi utile e assolutamente privo di effetti collaterali. Una dose giornaliera di probiotico, possibilmente a digiuno la mattina e in capsule o polvere secca da diluire in acqua o liquido non caldo, per alcuni mesi, può rinforzare le difese immunitarie.
Se, invece, le analisi praticate dopo la terapia antibiotica risultassero alterate, nel senso di una infezione ancora presente, si può decidere per una terapia con penicillina per alcuni mesi. Si può usare una penicillina per bocca oppure optare per una terapia iniettiva con penicillina ritardo da somministrare ogni otto, quindici e venti giorni. Ma questa decisione deve essere presa ponderandola bene. I vaccini immunostimolanti, nel tuo caso, non avrebbero molto senso.
I cultori della medicina omeopatica potrebbero indirizzarti verso una profilassi in tal senso: io non la pratico ma non escludo che possa avere la sua efficacia con l’enorme vantaggio di non presentare effetti collaterali. Insisto comunque sulla ricerca di portatori sani di streptococco nella cerchia di persone che frequenta giornalmente il bambino.
Un caro saluto,
Daniela

1 commento su “Recidiva streptococco?”

  1. buon giorno dottoressa io ho 2 bambini di 5 e 7 anni che dallo scorso anno continuano ad avere recidive di streptococco beta emolitico A li trattiamo sempre con 10 gg di antibiotico il clavulin ma continuano a riaverlo è possibile che chi dei bambini lo prende per primo e quindi iniziando per primo l’antibiotico possa riessere contagiato dal fratello ?cosa posso fare?

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