Le paure dei bambini

 

altI bambini piccoli, indicativamente tra i 2 e i 5 anni, hanno paure a prima vista irrazionali, ma che in realtà celano ragionamenti molto “ragionevoli”.

Vediamo qual è la Top Ten delle paure dei piccoli, e come fronteggiarle.

Buio

I bambini non vedono cosa c’è e questo li spaventa. Per aiutarli si può permettere loro di dormire con una lucina, e cercare di abbassarne l’intensità nel tempo. Si può anche aiutare loro a capire il buio facendo una passeggiata di notte con una pila, e parlare con loro di tutte le cose che si possono vedere nel buio.

Mostri

I bambini hanno un’immaginazione molto vivida, e fino ad una certa età è molto difficile per loro capire qual è il confine tra realtà e fantasia. Noi sappiamo che i mostri non esistono, ma convincere un bambino di tre anni è pressoché impossibile. E’ importante prendere seriamente le loro paure, e aiutarli a “prevenire” le visite dei mostri. Per esempio si può preparare un kit anti-mostro, con un cartello “vietato ai mostri” ed uno spray (pieno di acqua) da spruzzare nella stanza, sotto al letto e nell’armadio.

Temporali

Si teme sempre ciò che non si capisce, ed il rumore del vento che ulula o dei tuoni spaventa tanti bambini. E’ bene quindi aiutarli a capire i fenomeni atmosferici, per esempio uscendo durante la pioggia oppure osservando un temporale dalla finestra. Si può preparare una griglia dove annotare ogni giorno com’è il tempo.

Incubi

Gli incubi palesano la difficoltà che hanno i bambini piccoli nel distinguere tra realtà e fantasia. Spesso non riescono a verbalizzare ciò che tanto li ha terrorizzati durante il sonno, ma si svegliano strillando, piangendo, gridando frasi sconnesse o dicendo semplicemente che hanno paura. E’ importante rassicurarli e stare loro vicino finché non si calmano.

Estranei

La paura degli estranei è una paura utile: i bambini non dovrebbero dare confidenza a chi non conoscono. Però non è piacevole quando rifiutano qualsiasi contatto con amici e parenti. Tuttavia è una paura normale, che abbiamo anche da adulti. L’importante è non forzarli, ma lasciare che si avvicinino piano piano, magari raccontando qualcosa del bambino, per esempio dei suoi giochi preferiti, in modo che ci sia un punto di contatto.

Separazione

I bambini temono che quando li lasciamo non torneremo mai più. L’importante è avere una routine per salutarsi, per esempio all’entrata all’asilo. Questo crea un senso di sicurezza. Ed è importante non “scappare” durante una distrazione, perché il giorno dopo la paura sarà raddoppiata, e non far durare il saluto un’eternità, dimostrando di fidarsi di chi ha in affidamento il bambino.

Stare soli in una stanza

Questo è tipico di bambini molto piccoli, ed è strettamente legato all’ansia da separazione. E’ importante aiutarli a capire che anche se non la vedono, la mamma non sparisce. SI può iniziare con il gioco del cucù, e poi piano piano lasciare la stanza per pochi secondi, per poi aumentare progressivamente il tempo.

Costumi, maschere e pupazzi

I bambini non capiscono quanto vedono e si spaventano. E’ importante non forzarli mai (per esempio evitando di metterli in braccio a un terrificante gatto gigante per fare la foto), e abituarli all’idea delle maschere magari giocando ai travestimenti in casa.

Water

Tanti bambini temono il rumore dello sciacquone o hanno il terrore di venire risucchiati. E’ bene far capire come funziona il meccanismo, e lasciar sperimentare: si può iniziare con il buttare piccoli pezzi di carta igienica e tirare lo sciacquone. Per i primi mesi si può usare un riduttore. Bisogna sempre lasciare che il bambino segua i suoi tempi.

Dottori e dentisti

I bambini imparano molto presto ad associare il camice bianco con il dolore. E’ sempre importante spiegare al bambino cosa gli verrà fatto e perché, e promettere un piccolo premio. Durante la visita è bene rassicurare il bambino, coccolarlo e cantare per ridurre l’ansia. Una volta finita la procedura lo si dovrebbe lodare per aver collaborato.

I bambini possono imparare a gestire la loro paura, se li guidiamo.

Parlare di ciò che li spaventa e farli sentire compresi è un buon modo per ridurre l’ansia. Li si può aiutare a distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è, e si deve spiegare loro come funzionano le cose che non capiscono (per esempio i temporali). Bisogna sempre essere sinceri. Se stanno per fare un’iniezione è inutile dire che non sentiranno nulla, perché la volta dopo potrebbero terrorizzarsi per niente, e non fidarsi più di quello che diciamo loro. Aiuta anche leggere storie che parlano delle loro paure, per esorcizzarle.

 

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