Momenti transizionali

LinusIeri sera ho tirato fuori un vecchio libro dell’università, di un esame di Psicologia dell’età evolutiva: “tra gioco e realtà”, l’autore mi sembra si chiami Winnicot o qualcosa del genere.

Il libro esordisce con l’importanza dell’oggetto transizionale, di quell’oggetto che fa capire al bambino l’esistenza del “fuori di sé” e gli serve da appagamento fisico e da calmante ed è fonte di piacere.

All’inizio l’oggetto è il seno della mamma e per il neonato succhiare il seno è tutto quanto sopra, non lo recepisce come “diverso da sé” ma piuttosto come prolungamento di sé.

Con il passare del tempo è compito del genitore dare al bimbo un oggetto ed è importante che sia sempre quello che si collochi tra il sé e la realtà. Pare che tale oggetto sia importante soprattutto in alcuni momenti: quando si è arrabbiati, quando si ha voglia di coccole, quando ci si vuole appagare e prima di fare la nanna!

Solo lì ho realizzato che Lapo non ha un oggetto transizionale.

O meglio, Lapo, sin da piccolo (4/5 mesi) si è sempre addormentato ciucciando con la bocca e stropicciandomi la pelle o l’altra tetta, o puntandomi il pollice nella carne; ancora ora succhia il biberon e stropiccia me, il papà o la nonna.

È vero che a volte se stanchissimo si stropiccia da solo.

Ora abbiamo creato un “momento transizionale”: sul canale 611 di SKY (Playhouse Disney) ci sono i suoi cartoni animati preferiti (Winnie Pooh, il Trenino Thomas, il postino tal dei tali) che si mettono il pigiama e si lavano i dentini, c’è anche un orso che canta la ninna nanna alla luna. A Lapo questa musichetta piace molto.

Non so se Winnicot me la farebbe passare…
Voi cosa fate?

 

Thread pubblicato sul forum di noimamme.it il 31 agosto 2005.

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