Allattamento al seno: guida completa per neomamme

allattamento maternoCome si allatta al seno? Te lo sei mai chiesto? Non credo. Beh, almeno non prima di aver iniziato a farlo. ? Questo è un errore comune. Ogni donna pensa che l’allattamento al seno sia facilissimo, naturale. Che l’istinto ti guiderà. Vero. Ma anche falso! Sì, l’istinto materno è molto forte, senza dubbio. Ma è buona cosa imparare prima la teoria.

Quando ero incinta, la mia migliore amica, mamma di un bimbo di 6 mesi, mi chiese se stavo pianificando di allattare al seno. La domanda mi sembrava superflua. Certo che avrei allattato al seno. Mi domandavo perché me lo chiedeva però. Io la immaginavo come una cosa naturale e facile da fare. Ma subito dopo aver partorito ho incontrato molte difficoltà relative all’allattamento al seno. La prima settimana è stata la più dura. I miei capezzoli erano dolenti; il latte non scorreva come avrebbe dovuto. Tutto ciò mi ha portato ad avere “tettone da porno star” piene di latte senza però essere in grado di nutrire il mio bambino! Alla fine della giornata avevo un bambino che piangeva, un seno dolorante e la sensazione peggiore di tutte, quella di essere una cattiva madre.

Quindi ho affrontato l’amara verità: l’allattamento al seno è una cosa difficile da fare. Certo che lo è nel caso in cui non sei preparata e completamente equipaggiata di tutte le informazioni sull’argomento. Immagino che questo sia l’errore comune di molte donne. Pensano che l’allattamento al seno sia naturale, che non è necessaria alcuna preparazione speciale. Sbagliato. Diamo un’occhiata alle statistiche. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention solo il 49% delle donne è ancora in allattamento sei mesi dopo il parto. Pensaci! Quarantanove percento! Il numero è così esiguo considerando che l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di allattare al seno i bambini almeno per un anno. Inoltre, è noto che il latte materno aiuta a prevenire le infezioni più comuni durante il primo anno di vita dei bambini, come un’infezione all’orecchio, l’influenza, virus intestinali e persino cose più serie come asma e diabete!

Sto scrivendo questo articolo durante il mio quinto mese di allattamento al seno. So che non è ancora molto, ma ho intenzione di proseguire il più possibile (almeno per un anno e mezzo). Nonostante la mia esperienza piuttosto breve di allattamento al seno, sono passata attraverso diverse difficoltà per stabilizzare l’allattamento e finalmente godermelo senza preoccuparmi. Ho tribolato molto sia fisicamente che mentalmente. Quindi se vuoi ottenere informazioni molto utili, trovare risposte alle tue domande e smettere di preoccuparti di cose superflue, questo articolo è per te! Ho scavato a fondo per ricavare qualsiasi informazione che avesse potuto aiutarmi a superare le difficoltà dell’allattamento al seno provate all’inizio e imparare a godermelo. Questo articolo comprende praticamente tutto ciò che devi sapere sull’allattamento al seno. Ed è anche basato sulla mia esperienza personale.

Quindi spero che ti sarà utile e mi piacerebbe anche vedere il tuo commento sulla tua esperienza di allattamento al seno. Se trovi questo articolo utile, per favore, condividilo con le tue amiche incinte o che  hanno appena partorito, ti saranno grate ?

Quindi iniziamo! ?

Cos’è il latte materno?

Che cos'è il latte materno?

Secondo Wikipedia, il latte materno è il latte prodotto dai seni (o ghiandole mammarie) di una femmina umana per il suo bambino. Il latte è la fonte primaria di nutrizione per i neonati prima che siano in grado di mangiare e digerire altri alimenti; i neonati e i bambini più piccoli possono continuare a essere allattati al seno, esclusivamente o in combinazione con altri alimenti a partire da circa sei mesi di età, momento in cui possono essere introdotti cibi solidi.

Composizione del latte materno

Qual è la composizione del latte materno?

Il latte materno è un alimento unico per i bambini. Ad oggi, nessuno ha ancora trovato alcun alimento analogo che gli corrisponda completamente. Nient’altro che il latte materno soddisfa pienamente i bisogni dei neonati. La sua composizione comprende fino a 500 cose essenziali e necessarie per un bambino, molte di queste non possono essere create artificialmente. Il corpo della madre inizia a lavorare sulla creazione del latte materno molto prima che il suo piccolo umano veda il mondo.

L’apparizione del latte nelle ghiandole mammarie si verifica grazie alla prolattina (chiamata anche PRL o ormone lattogeno), che è responsabile per la sua allocazione. La base del latte materno è la linfa e il sangue in cui convergono tutti i nutrienti, modificati nel processo di digestione.

Ogni donna è unica, così come il latte materno, tuttavia un insieme di componenti in questo meraviglioso prodotto è lo stesso per tutte le madri che allattano.

La composizione del latte materno comprende:

  • Acqua biologicamente attiva (88%) – il componente principale, perfettamente digeribile dai bambini. Se il bambino è completamente allattato al seno, non ha bisogno di ricevere altri liquidi, come l’acqua;
  • I carboidrati (7%) sono presentati sotto forma di lattosio (zucchero del latte). La loro funzione è quella di accelerare lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso, promuovere il pieno assorbimento di ferro e calcio, nonché il fattore bifido con effetto anti-fungino e anti-batterico. Inoltre normalizzano la funzione intestinale;
  • Grassi (3,8%) – aiutano a rafforzare sia il sistema immunitario che il sistema nervoso centrale. La composizione dei grassi include il colesterolo (necessario per la produzione di vitamina D), la bile e gli ormoni principali. L’equilibrio di grassi e carboidrati nel latte materno è ideale per il bambino in crescita;
  • Proteine (1%) – la base per la crescita rapida del bambino e l’aumento di peso. Includono proteine ​​del siero del latte, taurina (per lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso centrale), lattoferrina (fonte di ferro), nucleotidi (materiale da costruzione del DNA), lattasi (per la scissione del lattosio), lipasi (per la digestione completa dei grassi);
  • I restanti componenti (0,2%) – ferro, vitamine, minerali, 20 tipi di ormoni (fattori di crescita), anticorpi, globuli bianchi (difesa immunitaria).

La qualità del latte materno nelle madri che allattano non è costante, la sua composizione può cambiare sotto l’influenza di molti fattori:

  • Momento della giornata . Il latte diurno è più denso che di notte.
  • Meteo . Il latte è più liquido durante la stagione calda e si addensa al freddo.
  • Salute della madre . La composizione del latte materno cambia in seguito a malattie o assunzione di droghe.
  • Attività del lattanteIl latte per i neonati è più liquido (per sostituire l’acqua). Più il bambino succhia più forte, più il latte diventa denso e grasso.

Se una donna ha due gemelli, la composizione del latte materno può differire, poiché è necessario adattarsi ai bisogni di ogni bambino. Il volume e la qualità del latte dipendono in gran parte dalla salute della madre, dall’alimentazione, dal sonno, dai farmaci e dalle dipendenze (come la nicotina e l’alcool).

Benefici dell’allattamento al seno

Non solo il latte è unico nella sua composizione, ma è anche distintivo nelle sue proprietà. Il bambino riceve molti benefici sulla salute durante l’allattamento, come lo sviluppo mentale, la digestione, il rafforzamento degli anticorpi, la prevenzione della polmonite, del diabete, dell’obesità, delle allergie, dell’aterosclerosi, della diarrea e di molte altre malattie pericolose. 

  1. Il latte della donna è un meraviglioso antidepressivo. E ora non sto parlando dei benefici per il bambino. Riguarda principalmente le madri che allattano. Mi riferisco all’uso dei processi di formazione del latte materno e a nutrire il neonato, sviluppando così l’istinto materno e l’affetto per il bambino.
  2. Secondo i ricercatori svedesi, il latte materno contiene alfa-lattoalbumina, una proteina in grado di trattare con successo 40 tipi di cancro.
  3. L’allattamento al seno è in grado di migliorare la risposta del sistema immunitario durante la vaccinazione.
  4. Il latte forma una barriera protettiva per il bambino per proteggerlo da allergie e infezioni. La presenza di cellule staminali nel latte fornisce la rigenerazione e la protezione, sotto forma di anticorpi, che proteggono il bambino anche dalle malattie che la madre potrebbe trasmettergli.
  5. Le proprietà antibatteriche del latte possono essere utilizzate per il trattamento della rinite infantile, della congiuntivite oculare o della guarigione dei capezzoli screpolati delle madri che allattano.
  6. Il latte materno non è solo cibo per il bambino, è un importante rituale di comunicazione con sua madre: un’opportunità per calmarsi; sbarazzarsi di malattie e paure. Aiuta anche il bambino ad avere un sonno profondo.
  7. L’allattamento al seno ha anche benefici economici: il latte materno è sempre pronto al consumo, non ha data di scadenza e non è necessario trafficare in cucina. In altre parole, il latte materno è l’inestimabile latte gratuito, al contrario acquistare il latte in  formula è un’alternativa piuttosto costosa.

Suggerimenti essenziali per l’allattamento al seno

Suggerimenti essenziali per l'allattamento al seno

I suggerimenti per l’allattamento al seno sono un argomento molto popolare. Puoi trovare molte informazioni a riguardo. Su internet c’è di tutto. Ma più informazioni leggi, più puoi sentirti confusa. A volte ti senti davvero frastornata. Lo semplificherò per te! ? Dopo aver studiato l’argomento in modo abbastanza approfondito, e applicando la mia esperienza, questo è ciò che ti consiglio:

    1. Allatta entro le prime ore dal parto. È importante effettuare il contatto “pelle a pelle” subito dopo il parto. Questo aiuta ad evocare istinti naturali e il meccanismo di allattamento nel corpo di una neo mamma. Il tuo bambino dovrebbe essere attaccato al seno entro i primi trenta minuti dalla nascita. Il latte non ancora non c’è, ma c’è una sostanza molto più preziosa: il colostro. È un liquido denso e chiaro che contiene molti agenti essenziali, come enzimi, vitamine, anticorpi, immunoglobuline, proteine, grassi e carboidrati. Per la sua ricca composizione, il colostro è chiamato “la prima vaccinazione” per il bambino.
    2. All’inizio evita l’aggiunta di il latte artificiale. Il colostro è prodotto in piccole quantità, ma la sua ricca composizione soddisfa pienamente le esigenze del neonato. Il latte artificiale, al contrario, può giocare brutti scherzi. In primo luogo, dopo aver preso del latte artificiale, il bambino non vorrà attaccarsi al seno ricevendo quindi molto meno prezioso colostro. In secondo luogo, il bambino potrebbe trovare la tettarella del biberon più attraente perché è molto più facile succhiare il latte dal biberon piuttosto che al seno.
    3. Assicurati che l’attacco sia corretto. Il bambino deve aggrapparsi non solo al capezzolo e all’areola, ma anche all’area circostante con le labbra schiuse come un fiore. Solo con questo tipo di attacco il bambino succhia tutto il latte di cui ha bisogno. Aiuterà anche la madre ad evitare il dolore ai capezzoli. L’attacco sbagliato può causare al bambino problemi con l’aumento di peso e può portarlo a deglutire aria che si trasformerà in gas nel pancino foriero di coliche e notti insonni. E sono sicura che questa è l’ultima cosa che vorresti.
    4. Pratica l’allattamento a richiesta. È facile: basta offrire il seno al bambino ogni volta che piange. Se il bambino rifiuta il seno, significa che che il problema non è il pancino vuoto. Può essere che senta caldo, freddo, bagnato o semplicemente può essere che si senta a disagio. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il seno aiuta a calmare il bambino. All’inizio, il neonato può letteralmente passare ore “appeso” al seno. Questo non significa che abbia fame. Il latte materno viene digerito molto rapidamente, e succhiare il seno per il bambino è anche un modo per stare vicino a sua madre, calmarsi o addormentarsi.
    5. Evita i ciucci . L’essenza dell’allattamento al seno è un bambino sereno che viene allattato a richiesta. La lattazione dipende dall’allattamento al seno. Se al bambino viene dato un ciuccio, il seno non viene stimolato a sufficienza, quindi la prossima volta ci sarà meno latte. Se l’allattamento non si è ancora assestato, l’uso del ciuccio può facilmente portare al suo fallimento.
    6. Bevi liquidi caldi 30 minuti prima di allattare . Questo mi ha aiutato molto. I fluidi caldi aiutano nella produzione di latte. Quando mi sembrava che il bambino non avesse abbastanza latte, bere dell’acqua calda era al numero uno della lista delle cose da fare.
    7. Prova diverse posizioni di allattamento al seno . Non solo è comodo sia per la madre che per il bambino, ma è anche molto utile per il seno della madre, poiché l’allattamento in diverse posizioni aiuta a prevenire la galattostasi e l’ulteriore infiammazione del seno – la mastite. Trovandosi in posizioni diverse, il bambino succhia il latte da diversi dotti mammari. La regola di base in questo caso: il bambino succhia più latte dal punto in cui si trova il suo mento.
    8. Le poppate notturne sono importanti. La prolattina, responsabile della produzione di latte, viene prodotta in grandi quantità durante la notte. Allattare di notte è necessario per tutto il periodo dell’allattamento al seno. In questo caso, il co-sleeping è una meravigliosa opzione che rende l’allattamento notturno comodissimo.
    9. Il bambino allattato al seno non ha bisogno di bere acqua . Il latte materno contiene l’80% di acqua, fornendo così al bambino tutti i liquidi necessari. Quelle prime porzioni di latte – il cosiddetto latte frontale – lo servono come bevanda e sostengono il latte denso come cibo. Acqua supplementare può essere data ai neonati solo in casi estremi, come può essere ad esempio un clima molto caldo. Tuttavia, è meglio dare acqua con un cucchiaio piuttosto che un biberon, per evitare la confusione con i capezzoli.
    10. Attendere fino ai 6 mesi per iniziare lo svezzamento . Una porzione di latte materno è molto più utile per il bambino di un vasetto di purea di zucca. Anche dopo 6 mesi, i cibi solidi sono validi per i bambini allattati al seno parlandone in termini di esplorazione di nuovi gusti e consistenze, di certo non per compensare la mancanza di sostanze nutritive. Altri motivi per rinviare l’introduzione di cibi solidi è quello di dare al sistema digestivo del bambino il tempo necessario per la sua maturazione. Ricorda che i bambini usufruiscono di una grande protezione dalle malattie finché vengono allattati al seno, quindi non cercare di sostituire il latte materno con cibi solidi. Aspetta almeno fino al compimento del primo anno di età del tuo bambino.
    11. Continua l’allattamento anche se sei malata . La medicina moderna ha già sviluppato prodotti compatibili con l’allattamento al seno. Se si tratta di influenza stagionale – l’allattamento è non solo possibile, ma necessario. Il latte materno contiene anticorpi contro l’infezione, quindi il bambino riceve la sua porzione di immunità ogni volta che si allatta. Nel caso in cui si dovesse comunque attaccare l’influenza, il bambino la prenderà in forma più lieve che se non fosse stato allattato.
    12. Cerca un aiuto professionale . Se capisci di avere un problema con l’allattamento al seno, con il corretto attacco, con dolori mentre allatti, o semplicemente non sei sicura che il tuo bambino abbia abbastanza latte (di solito questo è vero se grida molto durante il giorno e la notte) non esitare a usare la consulenza di un esperta. Incontra una consulente Leche League il prima possibile. Ti fornirà le informazioni necessarie e ti guiderà attraverso l’intero processo.

Posizioni e tecniche per l’allattamento al seno

Posizioni per l'allattamento al seno. Posizione di allattamento al seno rilassata.

Quando si tratta di posizioni per l’allattamento al seno, la pratica rende perfetti! La cosa migliore per te e il tuo bambino è variare. Usa almeno tre posizioni per l’allattamento che trovi comode. Devi essere paziente, perché una posizione che funziona perfettamente per te può essere scomoda per il tuo bambino. In ogni caso, imparare la presa giusta per il tuo bambino può essere difficile, ma vale la pena fare ogni tentativo possibile, perché alla fine l’allattamento al seno ti porterà gioia invece di disagio. Dopo tutto, l’allattamento richiede ore ogni giorno. Ed è fantastico se quelle ore sono piacevoli!

La capacità di nutrire il bambino in posizioni diverse aiuta a non stancarsi durante una poppata lunga e aiuta a prevenire la galattostasia nel seno.

Posizioni per l’allattamento al seno che funzionano meglio per me

posizione allattamento

  1. La presa della culla. Penso che questa posizione sia anche la più popolare. Non c’è da stupirsi, è molto comoda! E di gran lunga la maggior parte dei bambini ama questa presa. Ricorda loro il tempo prenatale in cui crescevano nella pancia. Questa posizione consiste nel tenere la parte superiore del corpo del bambino (testa, collo, colonna vertebrale e fondo) nel braccio. Puoi usare l’altra mano per tenere le gambe o appoggiarla sulle ginocchia o su di un cuscino che poggia sulle tue ginocchia. Il suo corpo dovrebbe essere di fronte a te. E il suo braccio inferiore ti abbraccerà la schiena. Questa è la classica posizione di cura che dovrebbe funzionare sia per te che per il tuo bambino.
  2. posizioni allattamento Posizione sdraiata Questa è fantastico, dal momento che puoi allattare e sonnecchiare nel frattempo. Stenditi dalla tua parte Prendi un cuscino e mettilo sotto la testa sul tuo braccio. È meglio piegare le ginocchia. Avvicina a te il tuo bambino. Il suo corpo dovrebbe essere di fronte al tuo. Puoi sostenergli la  testa con il braccio o mettere il braccio sotto il collo. Se il tuo bambino non riesce a raggiungere il capezzolo, prova a metterlo su un piccolo cuscino. Questa posizione è ottima per le poppate notturne e durante il giorno nei momenti in cui hai bisogno di riposare. Utilizzare questa posizione all’inizio dell’allattamento se ti stai riprendendo da un parto cesareo o un parto difficoltoso.

La dieta durante l’allattamento

alimentazione allattamento

Mantieni un’alimentazione sana ed equilibrata

Uno dei timori delle nuove mamme è che il latte materno non sarebbe abbastanza nutriente se ci si attenesse a una dieta. Questo non è vero. Il latte materno è una sostanza unica che contiene tutti i nutrienti per il bambino in crescita, indipendentemente da ciò che si mangia.

Tuttavia, se la tua dieta è troppo ricca di calorie, ciò potrebbe influire sul tuo fegato che ha già sofferto abbastanza durante gli ultimi mesi della gravidanza. D’altra parte, la dieta a basso contenuto calorico non va bene nemmeno, poiché potrebbe cambiare la qualità e la quantità del latte. L’opzione migliore è quella di attenersi a una dieta ben bilanciata e ricca di sostanze nutritive in modo che il tuo corpo non esaurisca le sue riserve mentre produce il latte per il tuo bambino in crescita.

Una cosa che capita spesso è di sentirsi affamate. Soprattutto, dopo aver allattato al seno. Quindi, una buona idea è quella di preparare in anticipo alcuni spuntini sani. Ti consiglio anche di bere liquidi caldi 30 minuti prima dell’allattamento al seno. Ciò aiuterà la produzione di latte. In ogni caso, la chiave per restare in forma e in salute durante l’allattamento al seno è quella di fare 3 pasti principali (piccole porzioni) e includere spuntini sani nel mezzo.

Cosa mangiare in allattamento

Prima di tutto, tieniti pronta! Anche la dieta più severa non aiuterà durante il primo mese di allattamento al seno. Il fatto è che il tuo bambino si sta adattando al mondo esterno, per ricevere cibo attraverso il suo stomaco, non il cordone ombelicale, quindi a volte può soffrire di gas, crampi intestinali o persino diarrea. Non aver paura. Il bambino si abitua alle nuove condizioni molto rapidamente. Di solito, dopo la terza settimana è possibile introdurre gradualmente nuovi prodotti nella tua alimentazione.

Assicurati che la tua dieta sia piena di carboidrati complessi, proteine ​​e grassi buoni. Cerca di variare i prodotti ogni giorno e mangia pasti equilibrati. Evitare i grassi saturi e trans (fast food, carni ad alto contenuto di grassi, burro, oli vegetali, ecc.). Scegli le carni magre. Bevi meno latte intero e  aggiungi più olio d’oliva, avocado, noci e salmone nella tua dieta.

Cibi da evitare in allattamento

C’è una lista di cibi da evitare in allattamento. Questa lista include prodotti potenzialmente pericolosi per la salute del bambino. Per cominciare bisognerebbe evitare prodotti allergenici come fragola, cacao, agrumi e caffè. Dovresti sempre monitorare il modo in cui il tuo bambino reagisce al tuo menu. Se non sei sicura se mangiare o no qualche alimento, è meglio provarne un pezzetto e vedere come reagisce il bambino. Il mio consiglio è di aggiungere un nuovo prodotto al mattino. In questo modo puoi monitorare la reazione del tuo bambino durante il giorno.

Ok, per essere sinceri, io personalmente non avevo molta voglia di attenermi a una dieta e amo troppo il caffè per rinunciarvi. Quindi l’ho bevuto durante la gravidanza e l’ho escluso dal mio menu solo per il primo mese dopo il parto. Ora bevo da una a tre tazze di caffè al giorno. Per quanto riguarda cioccolato fondente e agrumi, ho iniziato a mangiarli durante il terzo mese di allattamento. Immagino di essere abbastanza fortunata da avere un bambino che non mostra reazioni negative o allergie a qualsiasi cosa io mangi. Questa è una buona notizia! ?

Dopo aver affrontato il tema della prevenzione delle allergie, ora, parliamo della prevenzione delle coliche. Ci sono due convinzioni controverse su questo argomento:

  1. Puoi prevenire le coliche del bambino con la tua dieta.
  2. Non importa cosa mangi, il bambino avrà le coliche.

Qui romperò gli schemi. Credo ad entrambe le teorie. E spiegherò perché.

Le coliche del bambino non possono essere prevenute. Un bambino nasce con un intestino sterile e inizia a nutrirsi del latte materno, popolando così il suo intestino con la microflora. Questo processo non sempre procede agevolmente. Molto spesso i bambini soffrono di gas e coliche durante i primi tre mesi (pianti irragionevoli per ore). In questo caso è quasi impossibile calmare il bambino. È inevitabile.

Ho seguito una dieta rigida durante il primo mese di allattamento e il mio bambino aveva le coliche. Ho quindi iniziato a mangiare quasi tutto e mio figlio soffriva ancora di coliche. Quindi il passaggio a una dieta più varia e nutriente non ha esacerbato la sofferenza del bambino. Eppure sono d’accordo, alcuni prodotti che sono difficili da digerire e possono causare flatulenza possono anche influenzare la digestione del bambino. Ad esempio, se si mangiano molti cavoli o fagioli, c’è un’alta probabilità che il bambino soffra di coliche che sfociano in diarrea.

Suggerimenti nutrizionali per l'allattamento al seno per le madri che allattano. Cosa mangiare durante l'allattamento

Suggerimenti per una corretta alimentazione in allattamento

  • Eliminare il cibo in eccesso. Mangia piccole porzioni più frequentemente.
  • La colazione è molto importante. Rendila nutriente. Non saltare mai la colazione.
  • Pianifica tre pasti abbondanti e due-tre spuntini durante il giorno.
  • Prova a pianificare il menu in anticipo
  • Se hai dei dubbi su un determinato prodotto o piatto, meglio non mangiarlo.
  • Se sei veramente bramosa di un prodotto o di un piatto che si trova nella lista «off limits», puoi mangiartene una piccola porzione che ti farà sentire meglio.
  • Sensazione di fame poco prima di andare a letto? Bevi un bicchiere di latte o qualsiasi cibo liquido. È più facile da digerire.
  • Se le circostanze ti rendono difficile rifiutare alcolici, puoi permetterti un bicchierino di vino rosso o champagne. (Sì, l’ allattamento e l’alcol  sono compatibili ? Devi solo stare attenta alla quantità consentita)
  • Non dimenticare di prendere le vitamine (il tuo bambino ottiene tutto ciò di cui ha bisogno dal tuo corpo.) Non sai mai se ce ne sono abbastanza per te, quindi assicurati di riceverne a sufficienza aiutandoti con integratori multi-vitamine e complessi minerali per donne in gravidanza e in allattamento)

Gestire i problemi relativi all’allattamento al seno

L’allattamento al seno non è facile. Soprattutto all’inizio. Condividerò la mia esperienza personale relativamente a cinque problemi principali. Personalmente quando ero incinta avevo delle aspettative sbagliate riguardo all’allattamento, pensando che sarebbe stato naturale, facile. Ma presto è emerso il primo problema. I miei capezzoli erano doloranti e quando il mio bambino si attaccava, piangevo letteralmente. Questo è stato il momento in cui ho capito: questa è la realtà. Sì, l’allattamento al seno è naturale, ma potrebbero esserci dei problemi. La cosa migliore da fare è accettarlo ed essere pronte ad incontrare e risolvere queste difficoltà.

Quindi ecco cinque problemi che personalmente ho avuto modo di vivere.

Problema n. 1: capezzoli doloranti / emissione dolorosa

I capezzoli irritati possono essere il risultato di cose diverse, ma per lo più si verificano a causa di emissioni frequenti e / o errate all’inizio dell’allattamento. Ciò causa un doloroso allattamento al seno (specialmente quando il bambino si aggancia). Di solito questo problema si verifica solo durante le prime due settimane di allattamento al seno fino a quando i capezzoli non si irruvidiscono. Ma se la causa del problema è il modo sbagliato in cui il bambino si attacca al seno, allora i capezzoli doloranti o addirittura sanguinanti saranno la vostra preoccupazione anche dopo queste prime due settimane dopo il parto.

Soluzione: in primo luogo, devi controllare la posizione del tuo bambino durante l’allattamento. Il corretto aggancio è molto importante qui – la bocca del bambino dovrebbe coprire il capezzolo e la zona inferiore dell’areola. Ho trovato personalmente la soluzione e il sollievo immediato nell’uso della crema lanolina da banco. È molto comoda, dal momento che la si può utilizzare prima della poppata e non è necessario lavarla via.

Questo video ti spiega come riuscire a far attaccare il bambino correttamente.

https://www.youtube.com/watch?v=CFqqSf7O934

Problema n. 2: ingorgo mammario

Quando sono tornata a casa dall’ospedale, è arrivata la montata lattea. Ho sentito il mio seno diventare più pesante e percepivo una leggera sensazione di formicolio.  Senza esitazione, ho dato il seno al mio bambino. Stava succhiando. Tutto perfetto! Mentre la giornata proseguiva, il mio seno continuava ad ingorgarsi di latte e la cosa stava diventando davvero dolorosa. Alla fine della giornata il mio bambino piangeva come un matto. Non avevo idea del perché stesse così. Le mie tette erano piene e doloranti nonostante l’allattamento al seno. Poi ho capito che c’era qualcosa di sbagliato e ho chiamato mia zia (che è anche una fisioterapista) per chiedere aiuto. Ha rapidamente diagnosticato che avevo un ingorgo mammario.  Ecco perché il mio bambino piangeva: non aveva ricevuto il suo latte! Eppure i miei seni erano pieni di latte.

Soluzione: la prima cosa che ha fatto è stata massaggiare il mio seno. E’ stato terribile! Ho pianto. Ma di tutte le manovre possibili il massaggio è stato il migliore. Mia zia ha quindi iniziato a tirare il latte. E io che avevo pensato che il massaggio fosse doloroso! Il terzo e ultimo rimedio che ha fatto è stato un impacco caldo  applicato al mio seno. L’ho tenuto durante la notte e da allora non ho più avuto problemi con i condotti.

Quindi, ricorda, se hai i condotti intasati:

  1. Massaggia il tuo seno. Può essere molto doloroso ma devi farlo. Magari chiedi a tuo marito di aiutarti.
  2. Tirarsi il latte aiuta a pulire i dotti
  3. Applica impacchi caldi (per almeno per 2 ore)

Fallo e starai bene. Oh, sì, e non dimenticare di riposare ?

Problema n. 3: scarse quantità di latte

Immagino che ogni neomamma all’inizio sia preoccupata per la quantità di latte. Non ero un’eccezione. Soprattutto perché il mio bambino piangeva sempre! Ero sempre preoccupata che il mio bambino non avesse abbastanza latte. Ma l’unico criterio di valutazione in termini di approvvigionamento di latte è il peso del bambino. Nei primi tre mesi si gettano le fondamenta per un allattamento proficuo. Sicuramente avrai dei dubbi. Ma, in realtà, l’allattamento al seno è un processo intelligente in cui la domanda alimenta l’offerta. Quindi avvicina il tuo bambino al seno ogni volta che è possibile. Così il tuo cervello applicherà sempre questa relazione causa-effetto: il bambino sta succhiando = ha bisogno di cibo. La prolattina farà il resto.

Soluzione: ci sono molti modi per aumentare il latte materno. Condividerò quelli che hanno funzionato per me. Quindi se pensi di non avere abbastanza latte o se è davvero il caso, prova a far fare poppate più frequenti. Bevi più liquidi caldi (acqua o tè). Puoi anche tirarti il latte durante il giorno. Non l’ho fatto, ma so che aiuta. Ancora una volta, «la domanda alimenta l’offerta». Il momento migliore per farlo è dopo l’allattamento. Ho anche preso alcuni integratori appositi per il periodo dell’allattamento. Sono molto nutrienti e aiutano nella produzione di latte. Prendili 30 minuti prima di allattare. L’ultimo consiglio è cerca di dormire di più, stressati di meno e stai quanto possibile all’aria aperta.

Problema n. 4: il bambino si addormenta durante la poppata

Problema comune, in realtà. Ma non lo considererei nemmeno un problema. Perché? Perché finché il bambino succhia, continuerai a produrre latte e lui lo berrà mentre sonnecchia. Di solito, i bambini si addormentano spesso al seno durante i primi due mesi dopo la nascita. Questo legame rende il bambino protetto e rilassato. Il mio consiglio è: goditelo!

Soluzione: In primo luogo, inizia l’allattamento con il seno più pieno. Non aspettare che il tuo bambino si addormenti, passalo all’altro seno. Se noti che il tuo bambino sta succhiando di meno, i suoi occhi sono chiusi e inizia a sonnecchiare, puoi solleticare il suo naso. Prova anche a toglierlo dal tuo petto e metterlo dritto per stimolare il ruttino, e poi dagli di nuovo il seno.

Problema n. 5: riflesso di emissione doloroso

Il riflesso di emissione non è la sensazione più piacevole sulla terra. Per alcune donne può essere davvero doloroso. All’inizio, ero una di loro. Il seno dopo il parto funziona come una macchina ben oliata. Durante l’emissione di latte, è normale sentire una sensazione di formicolio. Ma a volte, i motori di produzione del latte lavorano in overdrive e la sensazione è quella di una massa di aghi che si piantano nel petto.

Soluzione: come puoi risolvere? In primo luogo, assicurati di non avere un’infezione, dal momento che l’emissione dolorosa può essere un segno di infiammazione o addirittura di mastite. L’altro segno che qualcosa va storto è la febbre. Alcune donne provano dolore a causa di una quantità eccessiva di latte. Un buon consiglio in questo caso è quello di cercare di allattare più frequentemente il tuo bambino e assicurarti che succhi tutto il latte da un seno prima di passarlo all’altro. Se ciò non bastasse, tirarlo durante il giorno è un’opzione. Ma devi stare attenta, dato che più si tira, più latte verrà la prossima volta.

Direi comunque che il modo in cui senti che l’emissione dipende dalla soglia di sensibilità. Ad ogni modo, il problema si risolve da solo. Il tuo seno ha solo bisogno di tempo per abituarsi alla sua nuova vita e al suo nuovo lavoro.

Questi non sono tutti i problemi che potrebbero verificarsi durante il tuo percorso di allattamento al seno. Ho descritto solo la mia esperienza. Se non hai trovato la soluzione al tuo problema, ti consiglio di dare un’occhiata al sito della Leche League.

Cara lettrice ,

se sei arrivata fin qui hai letto l’intero articolo. Spero ti sia stato utile! Ho passato molto tempo per approfondire l’argomento. Spero che tu abbia trovato le risposte alla maggior parte delle tue domande sull’allattamento al seno leggendo questo lungo post.

Ho cercato di renderlo personale, includendo la mia esperienza in questa piccola ricerca. Da quando il mio allattamento si è consolidato dopo aver affrontato tutti i problemi, le preoccupazioni e le delusioni, mi fa piacere riepilogare dei consigli finali. Queste sono cose che funzionano, fidati.

  1. Non stressarti! So che questo consiglio è dannatamente difficile da seguire, soprattutto per le nuove mamme. Ma quello che dovresti ricordare è che al momento non c’è niente di più importante di tuo figlio e di te stessa! Quando ti stressi, il tuo latte materno è pieno di cortisolo, l’ormone dello stress. Lo passi così anche al tuo piccolo che non ne ha affatto bisogno.
  2. Chiedi aiuto . Di solito, ti stressi perché ci sono un sacco di cose da fare (come cucinare, pulire, fare le lavatrici, ecc.). Queste cose sono abbastanza facili. Ti sei abituata a farli. Eppure ora non riesci a gestire nemmeno questo. Rimani delusa e stressato. Ma tutte le neomamme dimenticano un piccolo particolare: ora sei una madre! Punto! Significa che il tuo impegno di mamma è per 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Per ora, non c’è niente di più importante. È un lavoro duro, quindi tutte le commissioni extra possono aspettare. Potresti semplificarti la vita chiedendo ai tuoi parenti (o ai parenti di tuo marito) di aiutarti con le faccende domestiche. Inoltre, ci sono molti servizi per la pulizia e la consegna di cibo a domicilio. Sì, è una spesa extra, ma quando si tratta della tua tranquillità – alias nessun cortisolo nel latte materno – alias il bambino felice, quei soldi spesi di ritornano in salute e serenità al 100%!
  3. Dormi quando puoi. Dico davvero! Il mio bambino non era un dormiglione nei primi mesi dopo la nascita. Durante il giorno dormiva  due volte per quindici minuti! Da uscire pazza, soprattutto quando ti aspetti che il neonato passi quasi tutto il tempo a dormire. Nah. Non è stata la mia storia! Probabilmente sono sembrata uno zombie della serie “The Walking Dead” fino a quando ho appreso un paio di cose: 1. Le faccende domestiche possono aspettare. 2. Il tuo bambino sonnecchia al seno? Grande. Mettiti comoda e fai un pisolino pure tu. 3. Allatta al seno in posizione sdraiata e dormi nel frattempo. 4. In breve, ogni volta che il tuo bambino dorme, sdraiati e riposati! Anche se è per 15 minuti. Non insisterò mai abbastanza su questo, ma il tuo sonno è estremamente importante, specialmente durante i primi due mesi dopo il parto. Ti aiuta a recuperare meglio e più velocemente. Quindi non ignorarlo.
  4. Aderisci alle tue convinzioni . Non lasciare che qualcuno le mandi in frantumi . Subito dopo il parto, ricevi le visite di molte persone che ti dicono cosa fare. Alcuni potrebbero persino essere davvero insistenti. Pensano di sapere meglio di te cosa fare. Potrebbero, è vero. Ma nessuno tranne te sa cosa è meglio per tuo figlio. Non iniziare nemmeno a discutere con queste persone se pensi che stiano dicendo sciocchezze, violeresti  immediatamente il primo punto in questa lista – quello di non stressarti. Ora, non ne abbiamo davvero bisogno. Il modo migliore di agire in questi casi è ascoltare ciò che ti viene detto, ringraziare per la loro opinione e poi fare ciò che pensi sia meglio! Almeno non sprecherai le tue cellule nervose per qualcosa di estremamente insignificante
  5. Prova a stare sempre vicina al tuo bambino. Stare con il bambino 24 ore su 24, sette giorni su sette può essere estremamente faticoso, ma è l’unica cosa di cui il bambino ha bisogno, in particolare durante il 1° mese dopo il parto. Immagina, ne ha passate tante! Il processo di nascita non è una cosa facile per un bambino. Era al sicuro nel tuo caldo ventre e ora si trova in un mondo completamente diverso e sconosciuto, e l’unica cosa che conosce in questo stadio della vita sei tu. Tu sei la connessione. Ha bisogno di te in ogni momento. Quindi, stare insieme a lui sembra una buona idea, giusto? Non solo è essenziale per il tuo neonato, ma è anche fondamentale per stabilire la tua lattazione. In altre parole, è una soluzione vincente! ?
  6. Stai all’aria aperta. Prova a camminare all’aria aperta più che puoi. Sia tu che il tuo bambino avete bisogno di aria fresca. L’ossigeno ti aiuterà a ripristinare i normali livelli di emoglobina che tendono a scendere drasticamente subito dopo il parto (il mio è già caduto nel terzo trimestre, quindi immagina come mi sentivo dopo il parto!). Più stai all’aria aperta, meno problemi avrai. In altre parole, passare il tempo all’aria aperta aiuta con la produzione di latte. Ultimo ma non meno importante, camminare è un’attività fisica. È giusto quello che ti serve in questo momento dato che non sarai in grado di allenarti almeno per sei settimane dopo il parto vaginale e due o tre mesi dopo un parto cesareo. Quindi, ottieni il massimo dal camminare!
  7. Aggiungi calorie extra alla tua dieta. L’allattamento al seno è fonte di molto lavoro per il tuo corpo che spende una grande quantità di energia per produrre latte materno. Quindi avrai bisogno di 500-600 calorie in più durante i primi 6 mesi di allattamento e 300-400 calorie in più successivamente. Ricordati solo di seguire una dieta sana e mangiare spesso. Non devi contare le calorie. Tutto ciò di cui hai bisogno è ascoltare il tuo corpo. Sa esattamente quanto è necessario. Credi in te stessa.
  8. Impara a goderti il ​​percorso. Oltre a tutti i possibili problemi con l’allattamento, ogni neomamma ha la possibilità di ritrovarsi, l’allattamento al seno è la cosa più sorprendente che viene donata a una donna. Il percorso evoca antichi istinti innati, costruisce una forte connessione tra una madre e un bambino; inoltre trasforma in maniera fluida una donna in madre. Per non parlare della soddisfazione che sei tu a dare al tuo bambino salute, immunità e sazietà, connessione fisica ed emotiva. Ricorda: tu sei la madre! Tu sei l’intero universo per il tuo bambino. E l’allattamento al seno è lì per aiutarti con quella connessione speciale. Dunque divertiti a curare e ad amare ogni singolo momento.