“È come se fosse morto un parente, un amico, qualcuno che vive con noi da sempre”.
Questa è la frase che viene condivisa dai più su tutto il web dopo la notizia di ieri della morte di David Bowie.
Erano gli anni ’70, quando David Robert Jones fa il suo esordio nella scena musicale mondiale: musica all’avanguardia per quei tempi, l’uomo dagli occhi bicolore ci ha regalato l’emozionante viaggio nel cosmo con “Ziggy Stardust”, “Starman”, “Space Oddity” e “Life on Mars?”.
Negli anni si evolve e si divide tra musica, teatro e cinema, portando sugli schermi il bellissimo film “Labyrinth” che lo vede protagonista nelle vesti del re dei goblin, Jareth.
Passano gli anni ’80, passano gli anni ’90: l’artista, affascinato dall’occulto, continua ad adattarsi ai cambiamenti del mondo, fino ai nostri giorni, fino all’altro ieri, quando, in occasione del suo compleanno (l’8 gennaio), ci ha regalato il suo ultimo album, Blackstar.
Tante le collaborazioni con grandi artisti, quali Brian Ferry, Brian Eno, Pet Shop Boys, Annie Lennox, Mick Jagger, Tina Turner, Pat Metheny (solo per fare qualche esempio), ma noi lo ricordiamo assieme al suo amico Freddy Mercury, mentre cantano “Under pressure”, perché è così che vogliamo immaginare ora il nostro Duca Bianco: alle porte del paradiso in uno strepitoso duetto col Dio del Rock.
- Chili con carne - 11 Maggio 2017
- Nido di spaghetti fritti con pomodoro e basilico fritti - 27 Gennaio 2017
- Gnocchi di ricotta - 7 Febbraio 2016
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.