Tendenzialmente sono scettica nei riguardi delle visioni altrui della "mammitudine", perché non mi piacciono i modelli confezionati di comportamento, i consigli impersonali sulle cose da fare, come se per tutti i figli lo stesso consiglio funzionasse.
Ma questo libro non dispensa consigli (noiosi).
Fortunatamente è un manuale semiserio, raccontato con incredibile ironia e diviso per episodi.
Chi scrive è una mamma che si trova ad affrontare la gravidanza, il parto e la crescita di due gemelline.
Silvia Colombo, l’autrice, nata a Legnano nel ’72, laureata in Lettere e Filosofia presso l’Università Statale di Milano, lavora come critica cinematografica per le testate Duel, Rolling Stone, Film Tv. Dal 2002 collabora con una cooperativa sociale in veste di educatrice occupandosi di minori e di problemi familiari. È madre di due gemelle di quattro anni.
La sua è un’autobiografia esilarante, che prende di mira le regole e i luoghi comuni, facendone coriandoli.
In ogni episodio propone un confronto dettagliato tra quello che le viene consigliato e quello che ha deciso di fare, e spesso il risultato vede uno 0-1.
Nasce così un nucleo di regole per i genitori, scritto in modo accattivante e fermo, basato sulla sua esperienza, che si rivela essere particolarmente veritiero e toccante.
Quando nasce un bimbo, una mamma si sente investita da responsabilità, da piccoli drammi, da situazioni assolutamente nuove e a volte traumatiche.
Qui, piano piano e con una buona dose di autoironia, le parti vengono invertite.
Non è un libro che fa ridere ma è un libro che permette di sorridere su questioni importanti. Grazie agli sbagli commessi, l’autrice racconta la propria esperienza con semplificazioni, guarnite di sarcasmo e di brillante fermezza, proponendo quindi un’alternativa alla pedagogia seria dei manuali e al sentito dire pettegolo e nocivo.
Il libro è suddiviso in capitoli (dalla nascita all’allattamento, alla nanna raggiunta con il metodo Estivill, alla vita con i nonni, ecc.) e ogni capitolo è rappresentato da una vignetta, particolarmente divertente e comunicativa, opera di Francesco Sanesi.