Sottrazione di minore e denuncia

 

Gentile Avvocato,

sono separata consensualmente, anche se la consensuale è stata fatta a seguito separazione giudiziale iniziata parecchio tempo fa.

Il padre del bambino, che nei miei confronti mantiene un atteggiamento di forte ostilità, ha a suo carico diverse denunce, oltre che per percosse e minacce, anche per danni psicologici a minore. Ciò nonostante, sull’atto della separazione si segnala affido condiviso con diritto del padre a tenere il figlio il mercoledì fino alle 20.30. Ieri sera, sebbene abbia con diversi mezzi espresso la mia opposizione, il padre non mi ha voluto riportare il figlio e non mi ha voluto dire dove fosse.

Apro una parentesi. Da parecchio tempo, nonostante nostre richieste, il signore non ci ha comunicato lil proprio domicilio. Ho diverse mail dove gli chiedo l’indirizzo di casa e lui mi risponde: "Non te lo dico perché già sai dov’è". Mi sembra un comportamento scorretto, oltre che bambinesco, per il quale io purtroppo anche stanotte non ho potuto raggiungere mio figlio da nessuna parte. La conseguenza è stata la settima denuncia, questa volta per sottrazione di minore.


Vorrei chiederle, in primis se è accettabile non conoscere il domicilio paterno, in secondo luogo se è vero che, a separazione conclusa e omologata, tante denunce portano comunque al rischio dell’intervento degli assistenti sociali, ipotesi che mi terrorizza.

Grazie infinite.

Valentina

Carissima Valentina,

sicuramente il comportamento di tuo marito è non solo scorretto e illecito sotto il profilo legale ma anche contrario all’interesse del minore. Non mi scrivi quanti anni ha tuo figlio ma in ogni caso impedire al figlio di tornare a casa è pregiudizievole prima di tutto per il minore.

Sotto il profilo legale tuo marito ha l’obbligo di comunicarti la propria residenza e ha l’obbligo di rendersi reperibile quando è insieme a vostro figlio. Ciò non significa che debba comunicarti tutti i loro spostamenti nell’arco della giornata che passano insieme ma comunque è tenuto a rendersi reperibile durante tale periodo a maggior ragione se trattiene il minore oltre l’orario stabilito in sentenza.

Quanto al rischio che le ripetute denunce portino ad un intervento dei servizi sociali, diciamo che in teoria le Forze dell’ordine, che ricevono le denunce, potrebbero sollecitare l’intervento di altri enti preposti alla tutela dei minori laddove ravvisino situazioni di probabile grave pregiudizio per gli stessi. Ciò tuttavia a prescindere dal fatto che vi sia una separazione omologata o meno. Nel tuo caso, non credo che l’assistenza sociale abbia motivo di intervenire. Comunque non hai di che temere.

Se, alla luce dei fatti che mi hai raccontato, ritieni di non poter essere tranquilla nell’affidare vostro figlio al padre e quindi nel rispettare le condizioni della separazione in ordine all’affidamento, puoi adire il Tribunale per ottenere la modifica delle condizioni. In tal caso il Tribunale potrebbe disporre che le frequentazioni de minore con il padre si svolgano alla presenza di una terza persona che potrebbe si essere un assistente sociale (c.d. incontri protetti).

Rivolgiti al tuo avvocato di fiducia e fatti consigliare da lui sulla strada migliore da percorrere.

Buona fortuna.

Avv. Chiara Donadon

 

 

 

 

2 commenti su “Sottrazione di minore e denuncia”

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