Residenza anagrafica e famiglia

Gentile Avvocato,

avrei da sottoporLe il seguente quesito.
Io e la mia compagna non siamo sposati e abbiamo una bambina di due anni. Vivo in un alloggio con contratto di locazione.
Nell’agosto di quest’anno, di comune accordo con la mia compagna, ho trasferito la residenza della bambina nel comune dove io risiedo (Lignano S.) pertanto il mio nucleo familiare è composto da me e mia figlia. La mia compagna è attualmente residente a Jesolo (VE) presso la propria famiglia di origine ma è assiduamente presente nella vita della bambina.
Per motivi di carattere fiscale (acquisto prima casa e concessione contributo regionale) la mia compagna continuerà a mantenere la residenza in altra regione.
Ciò comporta qualche problema in ambito civilistico? Nel senso, vi è una obbligatorietà alla convivenza di entrambi i genitori con il minore? Lo stato civile del comune non ha sollevato alcun problema, così come l’ASL e l’agenzia delle Entrate.
Spero sia riuscito a descriverLe bene la situazione.

Attendo una Sua risposta e con l’occasione porgo cordiali saluti ed auguro buone feste.


Nicola

 

Caro Nicola,

non ho ben capito se di fatto anche la sua compagna vive con voi oppure se oltre alla residenza anagrafica, anche quella effettiva è diversa.

In ogni caso, non si prospettano particolari problemi connessi a tale situazione, se non, semmai, per la sua compagna in relazione all’esercizio della potestà sulla bambina. Infatti, in assenza di diverso accordo o di provvedimento del competente tribunale, l’esercizio della potestà sui minori figli naturali spetta al genitore convivente.

Nel vostro caso, quindi, se la madre non vive insieme a voi, ufficialmente l’esercizio della potestà sulla bimba spetta solo a lei.

Di questo,semmai, credo che la sua compagna potrebbe voler essere a conoscenza.

Sotto altri  profili, non vedo particolari problemi.

Saluti.

Avv. Chiara Donadon

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