Modalità di frequentazione

 
Cara dottoressa,

le scrivo per avere un consiglio. Ho un figlio di sei mesi legalmente riconosciuto dal padre, che oltre a venire dal figlio una volta a settimana non si interessa di altro.

Il problema sono queste visite. Infatti, oltre ad avvisare all’ultimo momento, pretende di allontanarsi dalla città e passare l’intera giornata fuori. Ciò vuol dire che io allatto, cambio e faccio dormire il bambino per strada; naturalmente anche in queste giornate caldissime. Quando oppongo resistenza lui mi aggredisce verbalmente e mi dice che può portare il bambino con sé anche senza di me, cosa che ha fatto di nascosto qualche giorno fa, sparendo per oltre due ore senza curarsi se il bambino avesse mangiato o altro.

Sono andata da un legale, ma non essendoci ancora una sentenza lui rifiuta ogni tipo di accordo per il bene del bambino. Io chiederei fondamentalmente che le sue visite avvenissero in casa e non per strada, nell’interesse di nostro figlio. Cosa posso fare? Quando è così piccolo a chi è affidato? Se lui si rifiuta di salire, posso impedirgli di farlo uscire nelle ore calde?

La prego, mi aiuti.
Grazie.

Antonella

Cara Antonella,

in quanto genitore convivente con il minore sei tu che, allo stato dei fatti, eserciti in via esclusiva la potestà sul bambino e quindi sei tu che, in assenza di un provvedimento del tribunale che disponga l’affidamento condiviso ad entrambi i genitori, decidi di volta in volta le modalità di frequentazione tra padre e figlio. Questo non significa che tu debba impedire al padre di tuo figlio di passare del tempo insieme al bambino, anzi, devi adoperarti al massimo delle tue possibilità per favorire questi incontri. Al momento però sei tu che hai la possibilità di determinare i tempi e i modi di "visita" del padre a vostro figlio.

Nel decidere quale sia la migliore modalità dovrai tenere in considerazione le esigenze del bambino, in primo luogo, e in secondo luogo anche quelle del padre. Mi spiego. È evidente che se il padre del bambino svolge un lavoro dovrai tenere in considerazione anche questo. Va da sé che un bambino di sei mesi sotto la canicola estiva dell’ora di pranzo non dovrebbe essere tenuto. Prima di tutto devi far sì che siano rispettate le routine e gli interessi di tuo figlio. Poi devi conciliare questi tempi con i tempi di suo padre e con i tuoi.

Se la gestione ti risulta difficile per le continue riottosità del padre, non ti rimane che adire il Tribunale per i Minorenni per la regolamentazione dell’affidamento.

Buona fortuna.

Avv. Chiara Donadon

 
 

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