A 27 mesi mangia poco e solo quello che vuole lui

Gent.mo Dottore

mio figlio di quasi 27 mesi ha un rapporto un po’ difficile con il cibo.

Fino a poco prima del compimento dei due anni mangiava la sua pappa (brodo vegetale + farina 4 cereali/semolino + carne/formaggio) sia la mattina sia la sera. Poi di punto in bianco ha deciso che non voleva più mangiarle.

Il problema fondamentale, che è quello che più mi assilla, è che lui non assaggia niente di quello che mangiamo noi.

Non ha problemi nel masticare perché mangia tranquillamente pane, grissini, biscotti, croste di pizza. È solo che non è interessato a nulla che già non conosca. Mangia frutta solo omogeneizzata (a parte il melone che mangia tranquillamente come noi), carne solo passata nel pane grattato e cotta in padella con un filino d’olio d’oliva. Le verdure riesco a fargliele mangiare solo sotto forma di passato.

Il pediatra dice di star tranquilla che prima o poi si sbloccherà. Però io vorrei sapere se sbaglio a non forzarlo a mangiare quello che mangiamo noi. Il fatto è che abbiamo provato anche a lasciarlo digiuno ma non è cambiato nulla.

Inoltre da qualche giorno beve poco latte (circa 150 ml solo al mattino) e io ho paura che a lungo andare possa avere delle carenze. Le sue misure sono: 14,2 Kg. per 89 Cm.

Grazie per l’attenzione

Marika


Buongiorno,

alimentazione e movimento restano le fondamenta per un corretto sviluppo psico-fisico del bimbo. È quindi opportuno assicurarsi che suo figlio assuma comunque una razione adeguata, nella qualità e quantità, di alimenti (il fatto che non mangi latte non è in realtà un problema, l’importante è che abbia una giusta alimentazione in generale).

È inoltre bene, a fini di un corretto sviluppo dele ossa craniale e quindi della postura in generale, che il bimbo utilizzi in maniera equilibrata i muscoli masticatori e linguali.

Qualora quindi dovesse appurare che ciò non accade, visto che non pare che il bambino abbia problemi di masticazione (cosa che potrebbe meglio verificare tramite visita specialistica), le consiglio un consulto da un bravo psicologo infantile al fine di verificare, e nel caso rimediare, a eventuali atteggiamenti psico-emotivi poco consoni a uno sviluppo in pieno benessere.

Le invio un caro saluto

Giovanni Chetta

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