perché sto così?

Stamattina mi sento così… Strana.

Il motivo?
Ho comprato ieri sera dopo tanto pensarci, il ciuccio per Samu.
E lui cosa ha fatto? 
L’ha preso e ciucciato come se l’avesse sempre fatto.

Ok, sarò pazza. Ma ieri sera mi ha dato fastidio vederlo ciucciare quel coso e gliel’ho tolto immediatamente.

Poco fa stavo preparando il pranzo e non potendo tener Samuele attaccato al seno tutto il tempo (ultimamente si addormenta al seno dopo mezze ore di ciucciamenti accompagnati da ninnamenti in braccio passeggiando) ho pensato di riproporgli il ciuccio per evitare di farlo rognare.

E lui naturalmente l’ha accettato.

Ora io mi sono sentita una pessima madre. 
Combattuta tra l’essere pessima facendolo frignare un poco,
e tra l’essere pessima dandogli il ciuccio per non farlo frignare,
aspettando un pochino per ridargli il seno….

Alla fine dopo qualche ciucciata di ciuccio lui si stata pure arrabbiando ma invece di sputarlo, complici un paio di ninnamenti col passeggino, s’è addormentato.

Sono 10 minuti che dorme,
Il ciuccio l’ha sputato.

Ma io continuo a sentirmi ingrata.
Ecco.
Era quello che temevo.




Molte persone si preparano a diventare genitori documentandosi, confrontandosi nella coppia e con altri genitori, leggendo, rifacendosi alle proprie storie personali o viceversa differenziandosene … e molto altro ancora … Un grande lavoro fatto con tanto amore. Una riflessione lunga, importante sugli ingredienti che ognuno intende mettere per far crescere il proprio piccolo, a partire dal ciuccio…
Poi arrivano quei piccoli cuccioli che mettono alla prova i genitori e sembra che alcune loro convinzioni siano messe in discussione, complice anche quella stanchezza che caratterizza in particolare primi tempi ma che è sempre in agguato anche dopo.
Le capacità di osservare e osservarsi, ascoltare e ascoltarsi sono allora ingredienti irrinunciabili, a cui aggiungere una buona dose di flessibilità, per far fronte ai bisogni osservati. Perché certo non possiamo pensare che tutto vada sempre nella direzione prevista (sia per i figli che per i genitori).
Così sarebbe utile che ogni genitore non si affezionasse troppo ad alcune sue idee, perché se no revisionarle o rinunciarci potrebbe essere molto faticoso.
Obiettivo principale: il benessere del bambino e della sua mamma
Ora io non la conosco se non da queste poche righe. Non so come si sente in questo periodo, con due bimbi così piccoli. Però ipotizzo che se lei ha comprato quel ciuccio sicuramente avrà pensato, più o meno coscientemente, che avrebbe potuto aiutare lei e/o il suo bimbo (e la sua famiglia) a stare meglio. E se così fosse non ci vedrei niente di male. Certo non ignoro il dolore/dispiacere (o dica lei cos’altro può essere) per lei nel vedere che il suo piccolo si sta “distaccando” da lei, che si soddisfa con un supporto artificiale, che potrebbe piacergli, che gli servirà per coccolarsi da solo, che non è il seno e che quindi quando avrà fame è quello che cercherà…
Capisco la difficoltà di un passaggio come questo, che è piccolo ma molto significativo; tuttavia certi passaggi possono essere davvero utili per ulteriori nuove conquiste, pratiche e psicologiche, magari anche solo per dare un attimo di respiro alla mamma. Perché è importante che una mamma sappia capire quando non ce la fa più e sappia attivarsi per trovare una soluzione “sostenibile”. Questa è una qualità e non un demerito.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.