Non riesco a delegare la cura di mia figlia

Buongiorno Dottoressa,le scrivo perché vorrei un parere. 
Da quando è nata mia figlia che ora ha quasi tredici mesi il mio comportamento è cambiato radicalmente.
Abbiamo vissuto in completa simbiosi per 8 mesi,le scrivo in simbiosi perché ho fatto la mamma di giorno e di notte visto che mia figlia da sempre ha avuto risvegli notturni ogni 45 minuti.
La crisi è arrivata quando ai suoi 8 mesi sono dovuta rientrare al lavoro. Da lì è partita una gelosia quasi morbosa nei confronti della mia piccola data dal fatto che ogni volta che è malata(e con il nido succede spesso),io non me ne posso occupare ma devono farlo i miei suoceri che data la distanza si fermano a dormire da me.
Il comportamente di mia suocera non mi aiuta di certo,spesso ho l’impressione che senta mia figlia come la sua….le frasi che le rivolge:”sei la mia vita,vivo per te,sei la mia bambina”….mi urtano molto. Mia figlia è molto legata a me,quando torno a casa dal lavoro abbandona i miei suoceri per stare unicamente con me ma mia suocera cerca sempre di portarmela via dalle braccia. 
Mi sento molto giù di morale perché non vorrei dover andare al lavoro,vorrei stare sempre con lei,prendermi cura di lei quando ha bisogno di me e invece non lo posso fare.
Sicuramente il mio umore in questo periodo è molto ballerino data anche la troppa stanchezza accumulata in questi mesi insonni.



Comprendo quanto possa essere difficile questo momento, come dice lei, dopo tanta stanchezza accumulata per tanti mesi.
Il compito di genitore è molto duro, spesso chiede di fare cose necessarie ma non sempre facili.
Non conosco la sua situazione, ma se una donna deve lavorare non credo abbia altra scelta che imparare a delegare. Certo dopo tanti mesi di completa dedizione, giorno e notte, alla propria bambina so bene che non è una cosa facile, ma andare a lavorare è un modo per prendersi cura della sua famiglia, dei suoi bisogni.
La genitorialità richiede una dote che la realtà quotidiana può iniziare presto ad allenare: l’elasticità, la capacità di adeguarsi ai bisogni in continuo cambiamento della famiglia.
D’altra parte penso che la sua bimba sia fortunata ad avere una nonna che le vuole bene e che questo dia a lei la tranquillità di lasciarla in buone mani. Perché sua figlia sa con certezza chi è la sua mamma, la sua figura di riferimento. 
La cosa migliore per la sua piccolina è che ognuno stia nel suo ruolo: lei in quello di mamma che si prende cura della propria famiglia anche andando a lavorare, sua suocera in quello di nonna. Se poi lei pensa che sua suocera sconfini dal suo ruolo potrebbe pensare di cercare un confronto costruttivo con lei: in fondo vi state mettendo ora alla prova nei vostri nuovi ruoli di nonna e mamma insieme ed è meglio comunicare subito eventuali bisogni reciproci.

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