Mia figlia mi respinge

Buongiorno,
sono la mamma di una bambina di 2 anni e 8 mesi.Per motivi di lavoro ho preferito prendere una casa con mia figlia più vicina possibile al mio posto di lavoro, di conseguenza dal lunedì al giovedì io e mia figlia siamo quasi sempre da sole e il papà riesce a raggiungerci non più di una volta, mentre il fine settimana rientriamo a casa dove papà, nonni, zii e cuginetti ci aspettano. Ho ricominciato a lavorare quanto mia figlia aveva 8 mesi, di conseguenza ho scelto di lasciarla con una baby sitter, col tempo si sono legate moltissimo. Da settembre, quindi a 2 anni e 7 mesi, mia figlia ha iniziato a frequentare la scuola dell’infanzia per metà giornata e le ore successive fino al mio rientro le trascorre con la sua amata baby sitter che va a prenderla a scuola. L’inserimento non è stato e non è ancora semplicissimo, non ho mai dovuto portarla a scuola con la forza, ma una volta lì pianti su pianti nel momento in cui devo andare via, un minuto dopo si tranquillizza, la controllo dalla finestra! Da premettere che pensando che potesse essere meno traumatico per lei andare a scuola accompagnata dalla baby sitter e non da me abbiamo provato a fare in questa maniera, ma dopo una settimana in cui la baby sitter non riusciva in nessuno modo a lasciarla ed era costretta inoltre a trattenersi a scuola con lei per tutte le ore previste, ho deciso di provarci io. Il risultato è che noto un miglioramento dello stato d’animo di mia figlia fino all’ingresso in classe, sebbene qualche lacrimuccia al momento del saluto continui a farsi vedere. Di contro, quando rientro a casa la bambina si avvinghia alla baby sitter, dice di volere solo lei e sembra non solo non dimostrare alcun entusiasmo nel vedermi, ma mi respinge fino a quando non decido di prenderla in braccio per permettere alla baby sitter di andare via. Dopo un bel pianto, anche questo di un paio di minuti, lei torna serena, felice ed affettuosa come sempre. In concomitanza con l’inizio della scuola, mostra la stessa reazione quando dobbiamo andare via dalla casa dei nonni o dei cugini. Le mie domande sono le seguenti:
é normale questa reazione di mia figlia?
L’inizio della scuola può aver influito?
Il fatto che sia io a portarla e la babysitter a riprenderla può motivare l’atteggiamento di mia figlia nei miei confronti?
In che modo posso rendere “il momento del distacco” (da me, babysitter, nonni ecc) meno doloroso per mia figlia?
Faccio bene ad avere un atteggiamento deciso nel lasciarla a scuola, nel prenderla in braccio quando dobbiamo separarci da qualcuno, cercando sempre di tranquillizzarla con parole dolci ed affettuose senza sembrare infastidita da questo suo atteggiamento, ma anzi comprensiva?
Ho un rapporto molto stretto con mia figlia e vorrei poterle evitare qualsiasi esperienza dolorosa e traumatica, la sua reazione nei miei confronti, sebbene possa forse essere normale, mi fa stare male fino a quando non la vedo tranquilla, serena ed affettuosa come sempre.
La ringrazio infinitamente per il tempo che mi ha dedicato. Buon lavoro.
Stefania

 

Cara mamma,
possiamo dire che ha fatto una scelta coraggiosa ad andare a vivere con sua figlia da sola lontano dal padre e nonni,
se ho capito bene questo trasferimento è avvenuto quando la bambina aveva 8 mesi, quindi per 2  anni ha trascorso la maggior parte della sua giornata con la baby sitter. Sarebbe interessante sapere come reagisce la bambina quando rivede il padre!!!!
Non c’è da meravigliarsi se sua figlia è molto legata alla persona che più di tutte le ha dedicato tempo in questi anni, per lei è una figura di riferimento molto importante. Il suo atteggiamento verso la scuola non desta preoccupazione ha bisogno di ambientarsi non deve cedere al suo pianto, non è per questo che sua figlia soffrirà, più si fa vedere arrendevole, più i pianti saranno struggenti per ottenere ciò che desidera.
In bocca al lupo
Dott.ssa A.D’Agostino

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