Spettabile dottoressa,
le scrivo in quanto da un po’ di giorni stiamo vivendo con un problema legato al nostro piccolo di 7 anni.
La sera dopo essersi addormentato, passata circa un’ora, si sveglia piangendo e farfugliando dei pensieri quasi incomprensibili, poi dopo essersi calmato si riaddormenta tranquillamente.
Le devo dire che dal 5 novembre, al 15 dicembre sono mancato per problemi personali e il mio unico contatto era tel. 1 volta la settimana per 10 minuti.
Dal mio ritorno abbia ripreso i nostri giochi(siamo molto legati).
Grazie anticipatamente
Gentile papà,
Il distacco tra voi è sicuramente stato fonte di stress. E sappiamo bene che lo stress, spesso, si esprime alla fine di un momento di cambiamento o di allarme, quando tutto rientra nella norma.
E’ come se, il suo bambino, al suo rientro, si sia finalmente rassicurato, e adesso permetta al suo corpo di esprimere tutti i dubbi e le ansie legate al distacco.
Nel sonno, spesso, si rielaborano pensieri e vissuti che ci hanno colpito durante la veglia, e probabilmente il vostro bambino di notte rielabora l’accaduto.
A parte, accogliere questi momenti di panico notturno con la vostra presenza rassicurante, sia di notte che se possibile di giorno, potrebbe essere utile parlare con lui, durante il giorno o prima di dormire, di quanto è stato difficile anche per lei non esserci per qualche tempo, e di come è invece contento adesso.
Non so se avete parlato tra voi di questo, sarebbe importante farlo, perchè spesso i bambini, quando non hanno spiegazioni su eventi importanti tendono a lavorare di fantasia e spesso finiscono con lo spaventarsi perchè si prefigurano scenari molto realistici e molto dolorosi (morti, separazioni, abbandoni e così via).
Discutete sul da farsi in famiglia, con il pediatra e con un professionista, in modo da capire come è meglio comportarsi adesso, anche in base alle vostre future necessità di spostarvi o meno.
Molti auguri
