Nascita di un fratellino/sorellina

Gentile dottoressa,

sono mamma di una bimba di 26 mesi. Il prossimo maggio nascerà un fratellino o sorellina. La mia primogenita è sempre stata molto attaccata a me, manifestando un forte bisogno di contatto fisico e "pretendendo" la mia presenza in tutte le sue situazioni di disagio o difficoltà (risvegli notturni, malattie…). È una bimba molto timida, è come se avesse bisogno della mia presenza per affrontare il mondo, come se fossi una sorta di filtro.

Temo che l’avvento del nuovo bimbo possa essere per lei particolarmente difficile da affrontare. Ancora non le abbiamo parlato della prossima nascita, un po’ perché vorremmo capire bene come affrontare l’argomento, un po’ perché sto molto male a causa delle nausee e non vorrei che lei mettesse in relazione le due cose. Le chiedo qualche consiglio su come prepararla al prossimo arrivo e come sia più opportuno agire quando sarà nato il bambino (farla venire o no in ospedale, come gestire le gelosie, come coinvolgerla e non farla sentire messa da parte dato che inevitabilmente il tempo per lei sarà ridotto).

Grazie e cordiali saluti,
Paola

 

Carissima Mamma,

comprendo benissimo la sua situazione, dobbiamo considerare che sicuramente, soprattutto nel primo periodo non sarà semplice per la bimba accettare il nuovo arrivato, avrà bisogno di tempo e comprensione ed è importante considerare che in questa fase possono comparire alcuni atteggiamenti regressivi che sono del tutto normali.
Ci sono per fortuna importanti accorgimenti che potrebbero esserle utili.
 
Le consiglio prima di tutto di preparare la bimba all’evento, quando i bambini sanno già cosa devono aspettarsi, fronteggiano con maggior sicurezza le situazioni:

– comunicarle che un bimbo sta crescendo nella pancia della mamma, e che quel bimbo sarà il suo fratellino;

– aiutarla ad instaurare un rapporto con la pancia (può parlargli, accarezzare la pancia ecc..);

– leggere libri con la bimba che parlano dell’arrivo di un fratellino (descriverle come si comportano i bimbi piccoli);

– utilizzare il gioco simbolico (simulare la nascita e l’arrivo del fratellino può aiutarla ad acquistare sicurezza per affrontare il momento);

– parlare del fatto che il bimbo che arriverà sarà molto piccolo (spesso infatti si immaginano l’arrivo di un bimbo già grande con il quale poter giocare);

– comunicare che inizialmente il bimbo piangerà e che la mamma potrà essere un po’ più stanca… e soprattutto che il suo aiuto e la sua collaborazione saranno importantissimi.
 
Evitare di associare il malessere (nausee ecc..) all’arrivo del fratellino.
 
Permettere alla bambina di collaborare all’accoglienza del nuovo arrivato, responsabilizzarla e farla sentire grande e capace è molto importante per comprendere il ruolo e il comportamento da tenere con il nuovo arrivato.
 
Eventualmente si può evitare di portare la bimba in ospedale,  spiegando alla bimba che la mamma tornerà con il fratellino.
Ci sono bimbi particolarmente sensibili che vedendo la madre in ospedale potrebbero soffrirne, e sentire ancor più la sua mancanza tornando a casa senza di lei.
 
Al ritorno a casa, non presentarsi immediatamente con il bimbo in braccio, ma dare tempo alla bimba di passare almeno due ore con la mamma da sola, spiegando che il fratellino verrà portato a breve, ma che anche la mamma aveva bisogno di stare un po’ di tempo con la sua bambina.
 
Se possibile evitare la presenza della bimba nel momento dell’allattamento e dedicarsi a lei subito dopo che il bambino è stato allattato (l’allattamento al seno è un momento molto intimo e potrebbe aumentare la gelosia)…
 
Sperando di averle offerto utili suggerimenti
la saluto e le faccio i miei più sentiti auguri
Monica Balli

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