Disturbi del sonno

Gentile dottoressa,

sono la mamma di una bimba di 6 anni che non riesce ad addormentarsi da sola. È stata abituata fin da piccola ad avermi vicina per addormentarsi, ma poi (fino all’età di 4 anni) dormiva in camera sua per tutta la notte. A 4 anni le ho tolto il ciuccio e da allora oltre a non addormentarsi da sola ogni notte viene nel lettone a dormire avvinghiata a me. Dice di avere delle paure (mostri, ladri, ecc.) e che si sente sicura solo vicino a me. Spesso al mattino non si ricorda nemmeno di essere venuta nel mio letto.

Vorrei sapere come fare per poterle insegnare a dormire da sola e a vincere le paure. Aggiungo che io e lei viviamo da sole in quanto ci siamo separati quando lei aveva 2 anni. Le ho provate tutte per cercare di convincerla, ma piange disperata al solo pensiero che io dorma nella stanza accanto alla sua e non con lei.

Non so più che fare.

La ringrazio.

 

Gentile signora,

sicuramente portare sua figlia a dormire tranquillamente nel suo lettino, da sola, è un compito che richiederà da parte sua molta energia, determinazione e convinzione. Dobbiamo tener presente che quando i bambini piangono, o si arrabbiano esprimono dei loro bisogni; bisogni che dovrebbero essere accolti. In un primo momento il bambino ha bisogno di sentire comprensione, è del tutto normale aver paura e sentire la necessità di una figura vicina in grado di infondere sicurezza.

Quando alla bimba è stato tolto il ciuccio, il suo oggetto transazionale, in grado di consolarla nelle situazioni difficoltose, in particolare nei momenti di assenza della madre, ha cercato direttamente la persona di cui aveva bisogno, “la mamma”, traendone un senso di appagamento; la bimba non si è sentita sola, si è sentita protetta e amata e quindi non vuol liberarsi di tale protezione, tanto più che in casa non ha una figura paterna a proteggerla.

Premesso questo posso darle alcuni suggerimenti per aiutare la bimba ad acquistare una maggior sicurezza in modo sereno.

Il primo passo è quello dell’empatia e della vicinanza affettiva con la bambina: mostrare che comprendiamo il suo stato d’animo e le sue paure.

Secondo passo: comunicazione.

Parlare con la bimba arrivando alla conclusione che le sensazioni che prova durante la notte, in assenza della madre, sono spiacevoli. È importante riuscire insieme a vincere le paure dandosi dei piccoli obiettivi. Comunicare alla bambina che ci saranno nuovi traguardi da raggiungere (come quello di dormire nel lettino da sola senza andare in camera di mamma) ed anche alcune novità positive, ad esempio, leggere una favola prima di addormentarsi oppure concedere alla bambina di andare nel letto della mamma al mattino.

Terzo passo: rassicurazione.

Costruire insieme alcuni oggetti da portare nel letto che possono darle sicurezza. Ad esempio dei pon pon colorati che avrete costruito insieme, e qualcosa che appartiene alla mamma (ad es: la sciarpa della mamma).

Quarto passo: costruzione.

Costruire un cartellone colorato con i vostri obiettivi (che saranno graduali; ad esempio, questa settimana addormentarsi da sola almeno 2 volte). Se riesce a raggiungere l’obiettivo sarà premiata (ad esempio, con un attività da fare insieme alla mamma).

Sperando di averle offerto alcuni spunti, le auguro buona fortuna.

Monica Balli

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