Come insegnarle a non urlare?

 

Cara Chiaretta,

mi sono appena iscritta in questo sito ed eccomi già pronta con le domande.

Sono mamma di una bambina di 12 mesi e mezzo. Attualmente sul piano motorio mi sembra sia tutto ok: gattona velocemente, cammina tenendosi appoggiata ai mobili e riesce a fare qualche passo da sola senza sostegno alcuno.

Sul piano invece del linguaggio, dice ancora poco: mamma (ma non come termine esclusivo nei miei confronti), pappa e bip bip (il suono dello scaldabiberon o del forno a microonde) che usa per comunicare che ha fame.

Il problema che ho è che continuamente urla. Ma quando dico che urla intendo proprio che si arrabbia se uno non "ubbidisce" immediatamente ad un suo "comando", peraltro non sempre comprensibile.

Ai pasti non riusciamo quasi più a mangiare perché lei, nel vedere noi che mangiamo, inizia a urlare e a piangere perché vorrebbe assaggiare tutto quello che abbiamo nei piatti (lei ha mangiato prima di noi). Urla se non le mettiamo uno dei suoi dvd (baby brainy) e così via.

Eccomi alle domande:

1) è possibile iniziare già da ora a insegnarle un po’ di buone maniere del tipo, non si urla?

2) Si può già insegnarle a mangiare da sola?

Se si in entrambi i casi, cosa dobbiamo fare?

Un ultima aggiunta: io e mio marito lavoriamo entrambi e per ora al mattino la bimba viene tenuta dai nonni che eseguono all’istante ogni singolo "comando" e non mi sembrano disponibili a sostenerci nei primi "NO!".

Ad ottobre, quando avrà 18 mesi, pensavo di mandarla all’asilo nido, sia per socializzare con altri bimbi che a lei piacciono moltissimo, sia per far sì che sia un po’ meno viziata.

Grazie in anticipo per la tua risposta, Danny

Cara mamma,

la tua piccola non è viziata, sta ancora (e le ci vorrà del tempo, com’è naturale che sia) "prendendo le misure" tra il suo bisogno/desiderio e la capacità di soddisfarlo dell’adulto. Quando non ottiene tutto subito, è frustrata ovviamente, ma è normale che lo sia, perché sta imparando adesso i tempi (brevi per il momento) dell’attesa.

Per aiutarla innanzitutto è utile l’esempio: non urlate in risposta alle sue urla, non reagite in modo aggressivo o minaccioso, ma invece cercate di mantenere la calma, aspettando che smetta di urlare. Può essere utile senz’altro motivare verbalmente il comportamento dicendo: quando smetti di urlare, ti ascolto, o cose simili che la piccola possa comprendere.

Cercate di rispondere alla sua richiesta facendola attendere un tempo tollerabile per lei, all’inizio anche qualche secondo di attesa senza urla può essere un ottimo risultato. Se non intendete rispondere in modo affermativo ad una sua richiesta, motivatela sempre. Parlare ai bambini come se capissero, è il modo migliore affinché capiscano presto ciò che dite loro.

Non è semplice riuscire ad avere l’appoggio dei nonni per un educazione che sia severa quanto quella genitoriale, di solito, ma è consigliabile che almeno sia in linea per gli aspetti più generali. Parlate ai nonni serenamente, facendo leva sul fatto che è per il bene della nipotina che gli si richiede un certo comportamento. L’ambiente nido aiuterà di certo questo processo educativo, perché il contatto coi pari e con adulti preparati a livello professionale stimolano nei piccoli lo sviluppo di capacità prosociali e agevolano l’uscita da quell’egocentrismo naturale con cui nasce ogni bambino.

Chiara Rizzello

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