Bambina e terapia per occhio pigro

 

Gentilissima Chiara,

sono la mamma di una bambina di tre anni e mezzo, che dall’età di 18 mesi porta gli occhiali per un difetto visivo.

Ha accettato subito gli occhiali senza problemi, per fortuna sia io che mio marito li portiamo, e non abbiamo avuto difficoltà a farglieli indossare.

Dai due anni è stata necessaria una terapia occlusiva di un occhio, l’inizio è stato un po’ difficoltoso, poi ho cercato di mettere il tutto come se fosse un gioco, comprandole delle bendine colorate, facendo scegliere a lei quale mettere, etc. e ora siamo arrivati a 3/4 ore consecutive di benda al giorno.

Ora capita di uscire con l’occhietto bendato e spesso altri bambini (ma anche adulti) le chiedono, anche insistentemente,  perché ha quella benda sull’occhio. Lei non risponde e io dico che "sta curando l’occhio".

Mi sto accorgendo da alcune settimane che la bimba, dopo aver tolto la benda, mi chiede se l’occhio è guarito, io le rispondo che sta guarendo ma ci vuole un po’ di tempo (ed è la verità… ).

A settembre inizierà la scuola materna e non vorrei che episodi del genere la portino a un rifiuto della terapia.

Mi chiedo cosa posso fare per lei. Ringrazio anticipatamente, cordiali saluti.

Cara mamma,

il fatto che sua figlia chieda non è necessariamente dovuto al fatto che è in procinto di rifiutare la terapia o che le domande altrui le diano fastidio: a volte il nostro cuore di mamme anticipa ed aumenta sentimenti che non sono presenti nei figli. La cosa importante è che veda serena lei, mamma, e sicura di ciò che sta facendo.

Ha fatto molto bene ad acquistare bendine colorate, e la risposta che da a chi fa domande mi pare ottima. È possibile che i compagni di asilo chiedano, ma a quell’età, fortunatamente, non si esclude nessuno e si è molto tolleranti nei confronti delle differenze, cosa che poi crescendo ahimè si perde.

Non si preoccupi dunque, ma stia sempre attenta ad eventuali futuri segnali di disagio che la piccola potrebbe avere in futuro ed eventualmente la porti dal pediatra che la rassicuri del fatto che poi l’occhio starà bene e le bendine voleranno via lontano, lontano.

Chiara Rizzello

 

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