Stomatite aftosa

Gentile Dott.ssa Potì,
ho un bimbo di 3 anni e mezzo che soffre di stomatite aftosa.
Si presenta con cadenza irregolare, come tipico di questo disturbo, impedendogli di alimentarsi per circa una settimana e creandogli un notevole nervosismo.
Ne soffro anche io, fin da bambina, nei periodi di stress.
So che non c’è molto da fare.
Lei ha qualche consiglio?
So di adesivi da porre sulla lesione (o spray isolanti tipo Alovex) ma credo non sarebbe facile, anche perché spesso queste lesioni nascono in zone della bocca difficilmente raggiungibili.

Oppure conosco, ma non l’ho mai usato, il Cikaflogo, a base di acido jaluronico, quindi coadiuvante della ricostruzione dei tessuti connettivi, vitamina K, E ed Aloe Vera.

Tra tutti i prodotti di cui ho letto mi pare il migliore, ma, pur sapendo che è un tipo di disturbo con cui imparare a convivere, desidererei un suo parere in merito.

E gli sciacqui a base di clorexidina? O, ancora, corticosteroidei topici come flucinonide gel?

Sono stati effettuati studi scientifici su queste afte? A cosa vengono attribuite?

Grazie per la sua disponibilità,
Silvia

Complimenti per la preparazione Silvia!
In effetti l’eziologia dell’afta non è nota.
Tutti i prodotti in commercio sono palliativi per i sintomi, ma per le aftosi recidivanti nei bambini sconsiglio l’uso di collutori perché possono essere ingeriti e bruciano molto, inoltre riducono solo la sovrainfezione batterica che, in cavo orale, è inevitabile.
Anche l’uso di cortisonici non è consigliabile; anche se per anni sono stati di moda, spesso prolungano la guarigione e favoriscono le sovrainfezioni.
La linea Alovex dà risposte buone per i sintomi, ma in modo molto variabile nei differenti pazienti.
Il Cikaflogo è un ottimo gel, comodo da applicare, non brucia e ha un sapore accettabile. Lo consiglio per bambini e adulti, così come il Buccagel. Le applicazioni devono essere 5/6 al giorno, i denti, le gengive e la lingua devono essere puliti per ridurre al minimo le sovrainfezioni e si devono eliminare dall’alimentazione cibi acidi (pomodoro, agrumi, aceto..) o irritanti (peperoncino, cioccolato, formaggi stagionati..).
Talvolta consiglio un’analisi salivare familiare per chiarire gli eventuali fattori predisponenti.

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