Denti da latte macchiati da fungo

Gentile Dott.ssa Potì,
le scrivo per conoscere il suo parere circa i denti di mia figlia Carlotta (3 anni e 3 mesi).
Da quando sono spuntati i denti da latte, ha un fungo (così è stato definito dalla mia pediatra e dalla dentista da cui l’ho portata) che va e che viene.
Ci sono periodi in cui è piena e periodi in cui ne ha pochissimo.
Gli specialisti che l’hanno visitata mi hanno assicurato che non è né pericoloso né doloroso e che riguarda solamente i denti da latte, nel senso che una volta cambiata la dentizione, scomparirà.
Mi hanno anche detto che si potrebbe togliere ma che è un’operazione (da fare con una specie di pistola) molto lunga, perché deve essere accuratissima: se ne rimane anche una minima parte, il fungo si riforma come e più di prima.

Dato che Carlotta è piccola e non sta ferma (ha anche morso un dito alla dentista quando l’ho portata!) dovrebbe fare questa operazione in anestesia totale, almeno, così ci è stato detto.
Io mi chiedo, non esiste un modo per eliminarlo senza anestesia totale (penso al protossido, ad esempio)?
Cosa ne pensa lei?
Le allego una foto, in modo che le possa essere più chiaro il problema.
La ringrazio in anticipo per la sua competente disponibilità.
Chiara

Complimenti Chiara, Carlotta è bellissima!
Si tratta di batteri cromogeni; possono determinare pigmentazioni di vario
colore (marrone , arancio, verde).
Non sono dannosi per denti e gengive…. ma  i denti neri sono brutti!
Si possono eliminare con gommine e apposite paste ripetendo l’intervento 3-4 volte l’anno senza danni.
Se per Carlotta non è un problema (nonni, zii, amici e amichetti dell’asilo NON lo fanno notare) si può attendere, ma se lo avverte come disagio, va affrontato e risolto.
Saranno necessarie due o tre sedute con personale specializzato (pedodontista o igienista) per pochi minuti, poi Carlotta si farà pulire i dentini.
Se Carlotta ha fratelli o sorelle, potrebbero avere lo stesso risolvibile problema; se non ne ha…peccato! ..visto che i figli Le vengono così bene!
La saluto
Cristiana Potì

 

 

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