Cosa è meglio fare in caso di rottura di un dente da latte?

Buonasera Dottoressa Potì, sono la mamma di una bimba di tre anni e mezzo.  Oggi mentre correva è caduta e le è caduto l’incisivo frontale completo di radice

L’ho immediatamente portata da un dentista pediatrico che ha provveduto a fare rx ed ha confermato che non ci sono rotture interne dell’osso. Successivamente ha provveduto a verificare, con un batuffolo di cotone sul quale è stato spruzzato dello spray gelato, se i dentini vicini avvertivano sensibilità al freddo con esito positivo. Tale procedura ci è stato spiegato andrà replicata a distanza di 1 settimana, 1 mese, 3 mesi, 6 mesi e 1 anno. 

Quanto allo spazio rimasto a seguito della perdita del dente pare non si possa far nulla (ci è stata accennata la possibilità di creare un dente finto che andrebbe ancorato internamente al dentino accanto, ma tale eventualità ci è stata sconsigliata). 
 
A questo punto avrei necessità di sapere:
  • è stato effettuato tutto quanto era necessario nel corso della visita odierna?
  • consultando internet si parlava dell’impianto del dentino da latte: tale pratica è consigliata o no?
  • è effettivamente pratica difficile e sconsigliata l’applicazione di un dentino finto (o qualcosa di simile) per riempire lo spazio venutosi a creare visto che probabilmente dovrà rimanere tale per non meno di 3 anni?
Grazie anticipatamente per il consulto che mi vorrà dare (qualora avesse da consigliarmi centri specializzati faccia pure. Io risiedo nella provincia di Monza e Brianza). 
 
Cordiali saluti

Gentile Veronica,

A volte basta poco e il dentino da latte si rompe o si stacca. Può succedere anche che il danno è visibile solo a distanza di giorni, quando il dentino inizia ad annerire. Sei giustamente già corsa ai ripari consultando come prima cosa un odontoiatra pediatrico, che ha valutato il da farsi correttamente.

Ti raccomando, e lo dico a te come ai lettori che leggeranno questa mia risposta, di continuare a mantenere la bocca pulita anche se ci sono stati traumi, magari con delicatezza, utilizzano un cotton fioc con clorexidina invece di dentifricio e spazzolino. Vediamo cosa fare nei vari casi possibili di danni ai dentini da latte.

1) Il dente da latte è caduto

Se il dente è completamente perso (si dice anche “avulso”) come nel caso della tua bambina, non si fa nulla. Il dente deve essere gettato via, in quanto, a differenza dei denti permanenti, non si reimpianta.

2) Il dente da latte si è spezzato

Anche in questo caso, di solito non si fa nulla, ma è bene consultare il dentista, che valuterà caso per caso per escludere altre complicazioni.

3) Il dente da latte è rientrato (intruso)

Se il dente è rientrato nella gengiva (in tutto o in parte), il dentista osserverà attentamente la situazione per capire se possono verificarsi altre fratture. Come regola generale, la radiografia è evitata (perché il bambino non può rimanere calmo, specialmente quando è piccolo, e l’esame sarebbe quindi inutilizzabile). Se non si verificano altre complicazioni, nella maggior parte dei casi il dente cadrà da solo. Se questo non accade, è necessario tornare dal dentista che valuterà la possibilità di rimozione (con anestesia o sedazione).

4) Il dente da latte è sceso (estruso)

Anche nell’estrusione – cioè quando il dente è sceso dalla gengiva a causa del trauma – il dentista valuterà prima attentamente la situazione per escludere fratture, di solito senza radiografia. In alcuni casi, si può provare a spingerlo verso le gengive, possibilmente con una leggera sedazione del bambino.

5) Il dente da latte si è spostato

Se il trauma ha portato ad una leggera dislocazione, è bene portare il bambino dal dentista. Ma scegliete con attenzione il professionista che deve essere specializzato con i bambini. Sarà il dentista stesso a decidere cosa fare, anche in base alla disponibilità del bambino a lavorare insieme.

E se il dente diventa nero dopo qualche settimana?

Per i piccoli traumi, potrebbe sembrare al momento che i denti non abbiano avuto danni, ma nelle settimane successive ci potrebbe essere un annerimento di un dente, il che indica che la radice è danneggiata.

In questo caso, non è necessario fare nulla di speciale normalmente, ma se all’annerimento del dente si accompagna un ascesso (una pallina bianca alla base del dente), è bene portare il bambino dal dentista pediatrico. L’ascesso segnala che si sta verificando un processo infiammatorio che richiede la rimozione del dente.

Ci possono essere conseguenze per i denti permanenti?

In caso di trauma ai denti da latte, è naturale chiedersi se questo avrà conseguenze sui denti permanenti. Ad esempio, c’è il pericolo che il dente definitivo esca storto? Posso rassicurarvi in quanto la posizione del dente permanente dipende dalla conformazione scheletrica del bambino e non c’è correlazione tra il trauma del dente da latte e il successivo posizionamento del dente definitivo.

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