Un carcinoma vulvare può metastizzare al seno?

Egregio Dottore,
Ho 68 anni e sono stata operata il 04/10/2006 di carcinoma vulvare, neoformazione piccolo labbro sx-(carcinoma a cellule squamose moderatamente differenziato, invasivo). L’intervento chirurgico eseguito
è stato: Vulvectomia radicale + linfoadectomina inguino-crurale bilaterale.
L’esame istologico su base chirurgico evidenzia "…..margini indenni da neoplasia".
Esame, tac total body con metodo di contrasto post intervento riporta un referto totalmente negativo così come pure la pet eseguita nel mese corrente.
Esami ematologici con ricerca di marker tumorali CEA, TPA, CA125, CA19-9 CA15-3 con risultati assolutamente nei valori di riferimento, rettocolonoscopia con referto negativo, cistoscopia idem.

Referto rx mammografia + ecografia mammaria 21/12/2006 recita:
Mammelle fibro-ghiandolari di aspetto micronodulare esenti da lesioni sospette per eteroplasia e calcificazioni patologiche.

Referto rx mammografia eseguita il 07/05/2007 recita:
Mammelle a struttura fibro-nodulare.Presenza di calcificazioni ambo i lati. Non si notano lesioni infiltrative.
Si consiglia controllo annuale.
Referto ecografia mammaria eseguita il 07/05/2007 recita:
L’esame ecografico di superficie ha evidenziato la presenza di piccole  aree anecogene, liquide, nei quadranti esterni prevalentemente a dx, da adenosi. Assenza di adenopatie ascellari.

Mi può dare una lettura dei due referti relativi al seno fatti a distanza di pochi mesi? (Stesso laboratorio radiologico)
Un carcinoma vulvare può metastizzare al seno? (La pet non dà nessuna captazione aspecifica o di iperaccumulo di tracciante,e la tac non legge nessuna calcificazione ).

Distintamente saluto

Rosaria



Gentile Sig.ra Rosaria,
credo di poter escludere metastasi mammarie di Ca Vulvare e, pur nella non perfetta concordanza delle interpretazioni, i reperti mammografici non mi sembra che evidenzino elementi di sospetto.
Nell’ottica però di dirimere le perplessità relative alla presenza o meno di calcificazioni e alle caratteristiche di esse, e relative anche alle aree anecogene che, se liquide, sarebbero da ascrivere in prima ipotesi a cisti piuttosto che a zone di adenosi, le suggerirei una consulenza senologica che potrebbe coniugare una corretta interpretazione degli esami strumentali con un esame clinico, sempre prezioso.
Saluti

Gianni Alaadik

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