Ciste sospetta

vorrei parlarle di un fatto che mi turba un po’. E’ un fatto che mi è stato raccontato da mia sorella, per cui la certezza di ciò che scrivo non ce l’ho! Due mesi fa la madre di una compagna di scuola di mia nipotina ha fatto l’ecografia e la mammografia e è stato notato che la ciste che era già presente da tempo era ingrandita. Il medico che si è occupato di questi controlli non ha dato peso a questa cosa. Questa ragazza, però si è insospettita e ha deciso di prenotare una visita da un senologo. Lo specialista le ha consigliato di asportare la ciste e di analizzarla. Questa ciste è stata analizzata e hanno scoperto che all’interno c’era un tumore (?), così hanno deciso di asportarle la mammella, e analizzando quella hanno trovato 3 tumori, e hanno deciso di farle un secondo intervento in cui asportare anche i linfonodi. Io confesso che tutto questo mi turba, perché sono anni che faccio l’ecografia al seno per prevenzione e venire a conoscenza di un fatto così spiacevole mi fa paura e non mi lascia affatto tranquilla il fatto che mi faccio controllare tutti gli anni, però una parte di me resta perplessa, nel senso che mi pare strano che durante l’ecografia e la mammografia non si sia notato che aveva 3 tumori! Secondo lei, è possibile una cosa del genere? Io ho 37 anni, basterà l’ecografia al seno o è più consigliabile una visita dal senologo? Aggiungo che in ogni ecografia risulta sempre che ho delle cisti. La ringrazio in anticipo per la risposta che mi darà. Francesca.




Gentile Francesca,
può sembrar strano ma anche quando tra medici si raccontano storie cliniche occorse a pazienti non conosciuti direttamente o quando si riferiscono esperienze mediche eventualmente di alta specializzazione vissute da altri colleghi, si può incappare spesso nell’errore di ommettere delle informazioni o di riferirle in modo inpreciso e non puntuale, tanto da stravolgere completamente una storia clinica, rendendo “eccezionale” un decorso assolutamente ordinario. 
Pertanto, pur ammettendo ampi margini di variabilità tra paziente e paziente e riconoscendo comunque le frequenti insidie diagnostiche che alcuni quadri clinici pongono, mi risulta difficile esprimermi sulla storia clinica da lei riferita in quanto ritengo sia probabilmente meritevole di verifiche ed approfondimenti.
Distinti saluti
Gianni Alaadik

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