Parto naturale dopo cesareo: è possibile?

Gentile dottoressa,

le scrivo per avere una preziosa informazione. Circa quattro anni fa ho avuto il mio primo figlio e purtroppo per un lieve distacco di placenta non ho potuto fare un parto naturale.

Non ho neanche avuto doglie né apertura del parto, sono finita direttamente, ahimé, in sala operatoria. Ora sto aspettando un altro bimbo e mi piacerebbe tantissimo poter partorire naturalmente.

La mia ginecologa mi ha informato del rischio (anche mortale per me e per il bambino) che l’utero possa lacerarsi durante il parto e del fatto che in ogni caso non potrei ottenere nessun tipo di aiuto a livello di epidurale o altri mezzi per alleviare i dolori del parto. Questo perché è importantissimo monitorare gli eventuali dolori da lacerazione dell’utero.

Ora non so cosa fare perché da una parte ho questo forte desiderio di vivere almeno una volta nella mia vita le sensazioni di far nascere mio figlio, di condividere con il mio partner la gioia di quei momenti e, allo stesso tempo, di evitare quella spiacevolissima sensazione del parto cesareo. Ma quanti rischi ci sono? Si rischia effettivamente la vita? Cosa mi consiglia?

La ringrazio molto per la sua attenzione e la saluto.

 


 

Come finirà questa gravidanza, purtroppo, già me lo sento: un altro t.c… Ma se già la tua ginecologa, cioè quella a cui tu hai affidato la tua vita e quella di tuo figlio, ti parla di rischio di morte per te e il cucciolo, dimmi tu con che spirito affronteresti un travaglio per un parto spontaneo?!

Non dico che non ci sono rischi, essendoci una ferita da pregresso t.c. è ovvio che il monitoraggio deve essere più assiduo.

Naturalmente il travaglio dovrà iniziare spontaneamente (tutt’al più olio di ricino che a volte, dato al momento giusto, può funzionare), dovrà rispettare i tempi, cioè non prolungarsi al di là dei tempi che ci si aspettano e soprattutto le contrazioni dovranno avere effetto sulla dilatazione, cosa che deve verificare chi ti assiste, perché essendoci una cicatrice, se la contrazione si ferma lì la farà cedere e quindi ecco il rischio per te e il feto; se invece va oltre e arriva sul collo, questo farà le sue modifiche per permetterti il parto.

Detto così tutto sembra semplice, ma capisco che non lo è. Ti potrei dire altro, magari confondendoti le idee… Ti dico solo, se pensi che chi deve assisterti non è propenso a far fare alla donna una prova di parto spontaneo (perché in effetti è una prova, non si sa mai come andrà a finire) è meglio che programmi tutto per un parto cesareo.

Alla fine, ricordati che sarai sempre una brava mamma amata dal suo bimbo.

Fammi sapere e auguri.

 

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