Gentilissima Dottoressa,
intanto anch’io mi unisco al coro dei "benvenuta" e "grazie", in ogni sua parola si denotano professionalità e preparazione ma soprattutto un grande rispetto per i bambini.
Stiamo parlando di bambini e vomito frequente e in casi ben circostanziati.
Le porto l’esempio di mio figlio.
Jacopo ha tre anni compiuti ed è un bimbo, da sempre, facile al vomito. Dico da sempre perché è stato un bimbo leggermente reflussante (non è stato necessario curarlo con farmaci poiché cresceva bene col latte materno), ha iniziato lo svezzamento un po’ tardi (oltre il settimo mese, sempre per questa crescita oltre il 90 percentile) ed è stato allattato oltre l’anno.
Ma veniamo ad oggi.
Se ha la febbre, devo assolutamente fare attenzione a dargli da bere prima di aver abbassato la temperatura almeno sui 38, se ha catarro e la mattina si sveglia tossendo, devo aspettare almeno mezz’oretta che abbia un po’ espettorato il catarro della notte per dargli il latte.
Il mattino quando va in bagno a far pipì gira la testa di lato perché dice che la pipì puzza e (non vomita) ma capisco che gli da veramente fastidio l’odore (solo a quella del mattino) tanto da avergli causato, in tre/quattro episodi, i conati (ora lo so e quindi al mattino lo aiuto io a tenere il pisellino così non ha il problema di centrare la tazza con la testa di lato).
Sui due anni è capitato che vomitasse anche dopo una crisi di pianto, ora non succede più perché essendo grandicello (oibò 3 anni grandicello mi vien da ridere) ci si ragiona bene e si arriva ad un compromesso che soddisfi me e lui, senza causare le "scenate" di quando sono più piccoli e verbalizzano meno.
E’ capitato che vomiti (un paio di volte) anche per essersi scatenato a giocare o ballare subito dopo aver mangiato o bevuto qualcosa.
Dopo questi episodi il bambino sta bene, rimangerebbe, salta corre gioca è allegro.
È una cosa frequente? E’ una questione meccanica?
Le chiedo ciò perché alcune mamme si pongono il dubbio se non sia una specie di "ricatto affettivo", nella fattispecie se capita dopo una crisi di pianto, un capriccio, una frustrazione ecc.
Io di mio credo che per mio figlio sia proprio "un’immaturità" (se a tre anni si può ancora dire) dell’apparato digerente o un’eccessiva sensibilità dello stesso, e non abbia alcuna valenza di ricatto, ma come capire se invece è tale? Se lo fa SOLO in situazioni di disagio emotivo?
Ringraziandola, le rinnovo ancora tutta la mia stima.
Paola
Se poi vi è un legame eccessivo con una delle due figure parentali, anche una dipendenza magari della madre nei riguardi del figlio, che in caso di capriccio o marachella, gli dice: "non fare così che divento triste, o mi fai stare male, fallo per me, ecc." allora su questo è bene riflettere. Ma ne so troppo poco per darti consigli più dettagliati in merito e non mi sembra il caso di fare in questa sede una lezione sulla diagnosi differenziale delle varie cause del vomito.
Un caro saluto, Daniela
buona sera a tutte,
ho una bimba di 4anni a marzo e anche lei è una bimba vomitatrice abituale!
in genere le capita quando ha in atto un raffreddore ma è a tutti gli effetti una bimba sana, dopo aver vomitato salta-gioca-corre-ride e scherza e non si manifesta nemmeno la febbre!
ora mi domando, ma è normale tutto questo?
non ci sono rimedi per evitare k capiti?
arriverderci e grazie per l’aiuto!
Mi chiamo Michela,mio figlio di 3 anni compiuti ad ottobre,da quando e entrato a l’asilo mangia molto meno ed e molto schivato dalla cosa da mangiare,da un po di tempo a il vomito facile già dal mattino appena svegliato,oggi prima del latte le ho dato un po di miele con pappa reale,per poter mangiare di più e poi subito il latte,dopo un ora e mezza mi a vomitato tutto il latte..poi ora a cena mi a praticamente vomitato sul piatto prima a bevuto il suco…potrebbe darmi un consiglio cosa potrebbe essere..grazie