Vaccino per la varicella e tre figli: quali vaccinare?

 

Buongiorno dottoressa,

vorrei alcune informazione sul vaccino antivaricella, ho 3 bambini: 7anni, 3anni e 8 mesi. Ho chiesto di mia volontà di effettuare il vaccino ai miei primi due bambini. Vorrei sapere che reazioni possono avere nella peggiore dei casi e se, nel caso la facesse solo il primo, una eventuale reazione cutanea potrebbe essere contagiosa per gli altri due.

Ho un po’ più di paura di farla fare alla seconda bambina perché, da quando ha avuto la mononucleosi l’anno scorso, si ammala molto spesso con febbre molto alta. Cosa mi può consigliare? Come mai qui a Napoli la vaccinazione si paga e l’asl non la propone?

Grazie

Puoi vaccinare tranquillamente i due bimbi più grandi. Trattandosi di vaccinazione con virus vivi attenuati, nella peggiore delle ipotesi ci si può attendere una reazione simile ad una varicella molto lieve, con scarsissima probabilità che si formino vescicole cutanee: qualsiasi reazione o sviluppo di una mini varicella, comunque, avrebbe scarsissime probabilità di essere contagiosa per chi non ha contratto la malattia, malattia che, al contrario, i due bimbi grandi, qualora non fossero vaccinati, avrebbero molte probabilità di contrarre rischiando, così, di infettare il più piccolo con conseguenze che potrebbero essere anche gravi.

In seguito alla mononucleosi può residuare un periodo anche piuttosto lungo di depressione immunitaria che rende più facile l’ammalarsi nel bambino, ma dopo un anno il problema deve considerarsi superato e anche la bimba può essere vaccinata.

Aggiungo che, qualora, dopo la vaccinazione i due bimbi grandi venissero in contatto con una donna in gravidanza non immune, non sono mai stati segnalati casi di varicella contratta in gravidanza da una donna adulta in seguito a contatto anche ripetuto e prolungato con un soggetto da poco vaccinato. Il vaccino, quindi, con o senza effetti collaterali, è sicuro e vantaggioso.

La fornitura gratuita di medicinali o vaccini da parte di una ASL, o meglio, di una regione, dipende dagli accordi economici e politici presi in precedenza perché il bilancio della sanità, in Italia, è quasi tutto di pertinenza delle regioni: pertanto vi possono essere accordi diversi da regione a regione con possibilità che in alcune regioni italiane il vaccino venga fornito gratuitamente o in regime di co-pagamento, mentre in altre regioni, dove non si sono raggiunti accordi in merito, il vaccino rimanga a totale carico dei privati potendo, comunque, essere praticato in qualsiasi centro vaccinale.

Può capitare, comunque, che tale vaccinazione, come altre non obbligatorie, non venga né fornita né praticata dalla ASL e si debba ricorrere al proprio medico o pediatra di base o ad altro pediatra privato. Ma la vaccinazione è valida, nel senso che è una decisione sensata vaccinare i propri figli, sia per evitare il diffondersi della malattia e cercare, come è successo per altre malattie, di debellarla completamente, evitando così sia il contagio in soggetti a rischio, sia le frequenti riacutizzazioni sotto forma di Herpes Zoster o fuoco di Sant’ Antonio, così fastidiose, lunghe e invalidanti, che possono insorgere anche a distanza di anni da una prima infezione con virus Herpes Zoster in seguito alla quale si era sviluppata la varicella.

Un caro saluto, Daniela

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