Vaccino antinfluenzale e haemophilus influenzae

Gent.le Dott.ssa,

da una sua precedente risposta ho dedotto che è favorevole al vaccino antinfluenzale. Il mio bimbo ha undici mesi e il 9/12 faremo il terzo richiamo dei seguenti vaccini: antidifterica, antiepatite B, antihaemophilus infl., antipertossica, antipneumococcica, antipolio, antitetanica.

Se fossi interessata a vaccinarlo contro l’influenza quando potrei farlo? Per “antihaemophilus infl.” non è che si intende un vaccino relativo all’influenza?!

La ringrazio per la Sua disponibilità.

Distinti saluti,

Francesca

 


L’Haemophilus Influenzae, nonostante il nome, prima di tutto è un batterio e non un virus, poi non ha nulla a che vedere con i virus influenzali. Il suo nome gli deriva da un errore che fecero i medici in occasione di una grave epidemia di influenza verificatasi prima della prima guerra mondiale: in un gran numero di malati di quella che in seguito si scoprì essere stata influenza venne ritrovato questo batterio haemofilo e si dedusse che fosse stato il responsabile della grave e estesa pandemia.

Invece si trattava soltanto di un germe che aveva approfittato dei soggetti malati e dello stato di infiammazione delle mucose delle loro vie respiratorie per moltiplicarvisi dando luogo a gravi complicazioni batteriche post influenzali. L’equivoco si chiarì solo tempo dopo, ma il nome del batterio, responsabile del maggior numero delle meningiti e meningoencefaliti dei bambini molto piccoli, non fu modificato.

Per quanto riguarda la vaccinazione al tuo bimbo: certo, la sua età è giusta per pensare di proteggerlo anche contro l’influenza, però, per correttezza, devo specificare che si raccomanda vivamente il vaccino antinfluenzale solo alle categorie di bambini a rischio, cioè per i quali contrarre l’influenza potrebbe portare a complicazioni anche serie.

Per tutti gli altri bambini, la vaccinazione con un vaccino a sub unità virali può essere solo consigliata ma non si crede opportuno raccomandarla. E le categorie di bambini considerati a rischio di complicanze in seguito all’influenza sono: i nati prematuri prima della 37° settimana di gestazione, i cardiopatici, i bambini con infezioni croniche alle vie respiratorie, i soggetti immunodepressi, i bambini portatori di malattie croniche renali, i bambini asmatici, i celiaci, i bambini che vivono stabilmente in una comunità, i fratelli di tutti i bambini inclusi nelle categorie sopra menzionate, i bambini con malattie metaboliche croniche come il diabete, i bambini con patologie ematologiche, i bambini costretti ad assumere aspirina in modo continuativo.

Nella fascia di età sei mesi-due anni, anche un bambino sano e non a rischio potrebbe vaccinarsi in via prudenziale e, in questo caso, con due dosi a distanza di un mese l’una dall’altra se pratica il vaccino per la prima volta. L’associazione con tutte le altre vaccinazioni è possibile visto che si tratta di un vaccino a sub unità virali e, in linea teorica, non sono previste complicazioni particolari praticandolo nella stessa seduta vaccinale.

È bene, comunque, che sia il pediatra che tiene in cura il bimbo a dire la parola definitiva in merito a questo consiglio.

Un caro saluto,

Daniela

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.