Toxoplasmosi in allattamento

 

Buongiorno,

vorrei avere due informazioni. Adesso che sono incinta (non avendo avuto la toxoplasmosi) non mangio: insaccati, maionese, verdura (tipo: lattuga) e la frutta la mangio solo dopo averla lavata con amuchina. Insomma uno stress.

Vorrei sapere, (fra poco nascerà):

1) durante l’allattemento dovrò continuare a non mangiare insaccati, maionese, etcc.. perché allattando al seno la toxo è trasmissibile al neonato ?

2) se la mamma dovesse contrarre la toxo e (se fosse trasmissibile al neonato allattato al seno) cosa potrebbe succedere al neonato?

Grazie ed attendo Vs risposta

Cordiali Saluti

Nessun rischio malformativo per un neonato allattato al seno da madre che contrae la toxoplasmosi dopo il parto, cioè nel periodo di allattamento. Questo è quanto si può leggere un po’ ovunque. La toxoplasmosi è una infezione temibile quando viene contratta dal feto in epoca prenatale da una madre infetta e se la madre contrae la toxoplasmosi nell’ultimissimo periodo di gravidanza potrebbe, al limite, trasmettere il toxoplasma in allattamento perché potrebbe non avere avuto il tempo di guarire al momento del parto.

Però, se una mamma non contrae la toxoplasmosi in gravidanza perché osserva le corrette norme igieniche ed alimentari, anche se dovesse, per caso, infettarsi durante il periodo di allattamento al seno, le possibilità che il toxoplasma passi attraverso il latte sono remote, decisamente più remote che se la mamma fosse malata già in gravidanza. Pertanto praticamente nessuno controlla più l’infezione una volta espletato il parto e l’ipotetico problema che sollevi tu sembra non suscitare interesse tra i medici perché non sono previsti protocolli particolari nelle donne in allattamento alle quali non vengono prescritte restrizioni dietetiche o altre.

Ma questo non perché non vi sia una benché remotissima possibilità che il toxoplasma contratto dalla madre in allattamento possa passare al bambino, perché questa possibilità esiste, solo che il bimbo, dopo la nascita, non andrebbe più incontro a malformazioni di alcuni organi in caso di infezione acquisita attraverso il latte.

Quindi le mamme, dopo il parto, possono mangiare prosciutto e così via. Però la tua domanda è importante perché un parere netto su questo quesito non c’è, il toxoplasma non è escluso che passi attraverso il latte materno e alcuni organi del neonato non sono ancora totalmente formati alla nascita, pertanto teoricamente soggetti ad ipotetiche sindromi malformative come nell’ultimo periodo di gravidanza.

Ma il rischio è talmente basso che non è stato mai possibile quantificarlo, pertanto il problema viene definito un falso problema. Il mio punto di vista è che una mamma che non ha anticorpi antitoxoplasma, in allattamento dovrebbe continuare a seguire quantomeno le minime norme igieniche come evitare di toccare escrementi di gatto a mani nude se c’è un gatto in casa, evitare carne cruda, ma mangiare, questo sì, del buon prosciutto crudo purché a lungo stagionato e così anche per altre carni stagionate.

Non menziono gli insaccati come il salame perché comunque, per problemi legati alla digestione, sconsigliati in allattamento. L’unico ipotetico possibile problema di un neonato con toxoplasmosi contratta nei primissimi giorni di vita in allattamento può essere una patologia retinica, organo ancora in formazione nel neonato, però tutto ciò in linea puramente teorica, quindi niente allarmismi anche se la mia risposta non è un no secco ma un quasi ni.

Il problema, se non è un falso problema, per quanto ne so io, non ha ancora una vera e propria risposta precisa e la domanda rimane interessante. Però, ripeto, nessun allarmismo, per carità.

Un caro saluto, Daniela

 

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