Tosse insistente notturna a due anni

Carissima dott.ssa Daniela,

innanzi tutto buongiorno. Ho avuto il suo contatto da una mia amica e le spiego un po’ la nostra situazione.

Ho una bimba che tra pochi giorni compirà due anni. Sono circa tre, quattro mesi che ha questa tosse molto fastidiosa che non le permette di dormire nemmeno la notte. La pediatra mi ha fatto usare di tutto, antibiotico Isoscef, Bentelan, areosol (Clenil, Fluibron), antistaminico Xisdel, ma senza risultato.

Adesso abbiamo finito un’altra cura: ha preso il Deltacortene 5 mg, mezzo la mattina e mezzo la sera, per sette giorni. Finita la cura, non è passato nemmeno un giorno e ha ricominciato con la solita tosse.

Ha anche sempre il raffreddore associato, appunto, alla tosse. Ho anche consultato un otorino, il quale mi ha detto che bisogna tenerla sotto controllo per le tonsille. Non so più cosa fare, appena finisce il cortisone ricomincia, dalle radiografie non è uscito niente, non si può andare avanti così. Esiste uno specialista proprio della tosse per farla visitare?

Mi scuso per lo sfogo, e la ringrazio.


Una tosse insistente, soprattutto notturna, non accompagnata da febbre ma da semplice rinite andrebbe, secondo me, valutata da due punti di vista: il primo è l’ipotesi che si tratti di una allergia.

Il secondo, specie se la bambina ha scolo di muco denso dal naso e si sveglia, a volte, con gli occhi gonfi, è l’ipotesi di una sinusite sub-acuta.

In prima battuta propenderei per l’allergia, ma senza ulteriori dati clinici e senza poter visitare la bimba non mi è possibile avere certezze. Si va per esclusione e se l’otorino è già stato consultato e non ha formulato un responso definitivo, forse, un parere di un allergologo non guasterebbe.

A questo proposito, si potrebbe cominciare con una bonifica ambientale eliminando il più possibile la polvere, le tende voluminose, i giocattoli in peluche, i tappeti, il materasso se di lana o di crine, il piumone se di piume, i cuscini se imbottiti con la lana, dalla stanza da letto della bambina, evitando il fumo in casa, arieggiando e bonificando gli ambienti se vi è presenza di umidità o muffe e così via: tutti accorgimenti che non guastano anche quando non si è ancora certi della natura allergica della tosse.

Se, infine, la piccola avesse la possibilità di soggiornare per alcuni giorni in un’altra casa, magari dai nonni, per prova e in questo nuovo ambiente non avesse tosse, vi sarebbe un motivo in più per pensare all’allergia, soprattutto se vi è familiarità per questo problema. Ma, ripeto, questa è soltanto una ipotesi e credo che si debba procedere per esclusione.

Un caro saluto,

Daniela

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