Stitichezza cronica e alimenti giusti

Gentile dottoressa,

il mio bimbo di tre anni è tendente alla stitichezza.

Tenga conto che rifiuta assolutamente il latte, non mangia che poche verdure. Mi può dire quali sono gli alimenti sì e quali no? Magari anche qualcuno che possa stimolarne l’appetito.

Grazie.

Cordiali saluti

 


Per quanto riguarda il problema della stitichezza cronica, ho già avuto modo di rispondere più volte ad altre mamme e ti rimando a queste risposte per non dilungarmi eccessivamente.

La soluzione di questo problema non è delle più semplici e non consiste unicamente in rimedi farmacologici. Alimentazione e stile di vita sono spesso più importanti dei lassativi che, per forza di cose, non possono che essere usati per un breve periodo pena effetti collaterali importanti.

Costante movimento fisico, assunzione di molti liquidi, cominciando dalla mattina a colazione, alimentazione bilanciata con abbondanza di frutta, verdure e alimenti contenenti fibre, riduzione dei grassi saturi di derivazione animale, soprattutto cotti, privilegiando olio extra vergine di oliva, esclusione di cibi e bevande irritanti o eccitanti come caffè, thè, coca-cola, cioccolata, orario dei pasti regolare e composizione dei pasti equilibrata, frutta almeno due volte al giorno e verdura dalle due alle tre volte al giorno, cotta o cruda che sia, cereali in parte normali e in parte integrali, incluso riso, modica quantità di latte e derivati a favore di carne bianca, pesce e legumi – questi ultimi ottimi fornitori di fibre, oltre che di proteine -, composizione di ogni pasto equilibrata e completa associando sempre cereali, proteine, verdura e frutta, possibilmente anche nella colazione della mattina, sono le regole più efficaci per fronteggiare e combattere la stitichezza.

Ma se non bastassero si deve ricorrere ai lassativi. Essi possono essere lubrificanti, come olio di paraffina o vaselina, osmotici, che richiamano acqua nell’intestino e rendono le feci più morbide, come il lattulosio e il macrogol, lassativi che stimolano la peristalsi intestinale (nei bambini non si usano quasi mai se non in casi molto particolari).

Se anche i lassativi dovessero fallire, si ricorre alla eliminazione meccanica delle feci con clisteri a base di fisiologica e camomilla o microclismi di glicerina che, a causa del suo leggero effetto irritante sulla mucosa, stimola la peristalsi intestinale e provoca l’evacuazione. Fare in modo che il bambino non resti più di due giorni senza evacuare previene la formazione del fecaloma che,a volte, necessita di rimozione manuale.

Assumere ogni tanto brodo di carne piuttosto concentrato e molto ben sgrassato e filtrato può stimolare la peristalsi intestinale nei bambini con intestino pigro.

Alimenti che stimolino l’appetito non ve ne sono, per il semplice fatto che il cibo serve proprio per saziare e calmere la fame. Però una corretta igiene alimentare può aiutare i bambini inappetenti: non dare cibi fuori pasto, non eccedere in cibi dolci, merendine, cioccolata, caramelle, biscotti vari che, aumentando velocemente la glicemia, riducono il senso di fame e la sensazione di languore allo stomaco tipica del calo di zuccheri che si ha dopo alcune ore di digiuno.

I pasti devono contenere pochi grassi perché essi vengono digeriti lentamente e, restando più a lungo nello stomaco, procurano un prolungato senso di ripienezza. Altro accorgimento da adottare nei bambini cosìdetti inappetenti: aumentare il loro dispendio energetico favorendo molto la vita all’aria aperta e il metabolismo aerobico (corsa, bicicletta, sport di slancio e di corsa).

Un caro saluto,

Daniela

 

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